sabato 16 settembre 2017

Crescere e trovare la forza nella Livity Rastafari



Rastafari greetings in questo giorno del sabato. Rendiamo grazie per quello che la vita ci riserva in ogni momento, tra incertezze e tribolazioni Ian'I deve guadagnarsi la via verso la chiarezza e l'ordine in un mondo in cui confusione ed insicurezza sono le armi preferite da Babilonia.


Esiste una strada che può portarci ad una vita migliore e più felice.

Molti guardano a scienza e medicina per trovare la cura ai malesseri delle loro anima, Ian'I guarda nel profondo di noi stessi per cercare la radice del male e quella del bene, l'origine della sofferenza e quella della gioia. Per curare il fiore a volte bisogna intervenire sulla radice ed ecco perché Ian'I Rastafari deve praticare una vita rivolta alla contemplazione e alla consapevolezza.

In'I deve imparare ad osservare in profondità, calare gli occhi nel profondo delle nostre esistenze così da poter liberarci da catene e afflizioni. Dobbiamo guardare attentamente, imparare a dimorare nella calma vidi da poter scrutare ogni aspetto delle nostre esistenze e delle nostre anime, è infatti impossibile osservare bene se si è di fretta o di corsa.

Ecco perché in Rastafari promuoviamo la calma e pratichiamo meditazione e rilassamento, non per pigrizia ma per trovare quella condizione in cui corpo e mente sono calmi al fine di osservare con cura ed attenzione ciò che dimora dentro e fuori di noi. Così come il corpo cresce durante il riposo notturno così Ian'I si evolve durante i momenti di calma e meditazione.


Durante una tempesta infatti non puoi osservare la bellezza dei fiori e delle piante intorno a te perché stai correndo per metterli al riparo dai venti e dalla pioggia, così quando siamo di fretta non abbiamo quella pace necessaria per poter contemplare le bellezze delle nostre vite e non riusciamo ad aprire le porte al Creatore e al Suo Spirito di cura.

Entrare a contatto con lo Spirito dell’Onnipotente è infatti la cura contro la confusione e contro il dolore di questa epoca.

Esso è capace di risanare le ferite di babylon e di idratare gli spiriti aridi, è lì che Ian’I trova la carica necessaria per costruire una vita in Rastafari e di conseguenza edificare una nazione pronta a compiere la missione dell’Onnipotente che è ricoprire questa terra di rettitudine e avere felicità e grazia come compagne per tutta la vita.

Come la malattia indebolisce il corpo così la confusione impoverisce lo spirito e succhia energia dalla mente: illusioni, delusioni, sogni ad occhi aperti, emozioni negative e soprattutto scetticismo e secchezza d’animo sono le piaghe che affliggono l’uomo.

Esse sono afflizioni senza tempo che da sempre accompagnano il genere umano in tutte le sue epoche in quanto sono debolezze generate dalle nostre menti e da cui nessuno è immune


Come un veleno intossica il sangue così queste emozioni e pensieri negativi intossicano le nostre vite.

Non resterà quindi che rivolgerci all’antidoto, ovvero la pratica di vita spirituale e consapevole in comunione con l’Altissimo. Se babylon e la confusione sono il veleno allora la Livity Rastafari e la pratica spirituale sono l’antidoto.

Se viviamo una vita consapevole e vigile allora sapremo scorgere la tossicità ed il dolore che proviene da diverse situazioni, o comportamenti o addirittura persone.

Saremo quindi in grado, lavorando su noi stessi, di saper applicare gli appositi antidoti affinchè il veleno si fermi e non pervada i nostri “cieli”, ovvero la nostra mente ed il nostro spirito. Per poter gustare lo Spirito e farci curare da Esso dobbiamo però avere fede.

Fede vuol dire fiducia.

Dobbiamo allora guardare dentro noi stessi ed essere sicuri di trovare la nuova strada, ovvero l’alternativa alla confusione e al malessere.

Dobbiamo essere aperti alle possibilità di questa esistenza e certi di trovare rifugio e cura nella Livity Rastafari perché essa ci porta in contatto con l’Onnipotente Haile Selassie Primo e la Sua persona è capace di sciogliere ed annientare tutto il male proprio come la nebbia fredda del mattino autunnale che scompare appena il sole sorge alto ed inizia a scaldare. Così è infatti la persona divina di His Imperial Majesty, soltanto la Sua invocazione apre i cieli delle nostre menti e dissipa le emozioni negative dai nostri spiriti.


Cosa accade alla nebbia fredda quando il sole scalda con i suoi raggi? Essa semplicemente è dispersa, le sue molecole perdono forza e coesione, non hanno più presenza e si dissolvono nell’aria.

Lo stesso è per il male, e la debolezza, la paura e l’incertezza, la presenza di His Imperial Majesty le vaporizza e perdono forza fino a scomparire.

Allora Ian’I ha prova certa del potere miracoloso dello Spirito e della capacità salvifica della Livity Rastafari che è la strada angelica sulla terra degli uomini. In quel momento Ian’I fa esperienza della forza inenarrabile dell’Onnipotente e apre gli occhi verso il miracolo della vita e la grandezza sublime dell’esistenza.

In quell’occasione Ian’I vive un passaggio di crescita nella fede e rimane stupito quasi immobile davanti alla potenzialità che è presente nel profondo del nostro spirito, laddove possiamo osservare le particelle del nostro vecchio uomo essere spazzate via dal vento divino del Nuovo Uomo che ci rigenera e ci rende fertili alle gioie di quest’esistenza.


Lampi, tuoni e fulmini sono le circostanze avverse delle nostre vite che mentre ci spaventano allo stesso tempo ci mostrano la potenza di questa natura e del suo Creatore, come il boato nel cielo e la folgore nella notte producono energia che permette a questa Creazione di continuare a funzionare così Ian’I impara ad utilizzare le avversità come segni del Creatore da cui possiamo ricavare energia e procedere più forti lungo il nostro cammino.

Dobbiamo rimanere in questa Livity e non perdere occasione per fare esperienza dello Spirito dell’Onnipotente che è sempre accessibile in ogni situazione come la presenza di His Imperial Majesty era sempre presente e reperibile durante il Suo regno su questa terra.


Nella vita Nyah Binghi quindi ci sediamo ed apriamo il Libro della Vita per trovare la saggezza che deve accompagnare la nostra fede, affinchè possiamo essere curati e vivere come non abbiamo fatto prima, nella Nuova Creazione instaurata dal Re dei Re Haile Selasssie Primo, Dio nell’Uomo, Colui che ci ha assicurato la vittoria, oggi e per sempre.

Selah

domenica 10 settembre 2017

Close to the King

Close to the King
is the unconditional action

of he that see himself 
in the poor and needy
  
Close to the King
is he that sees no limits

between him and the sand of the sea
or the sound of the forest

Close to the King
is he who can find richness in simplicity

yet remain simple
when in richness

Close to the King
is he who left his father's shores

on the quest of a divine life
and the birds riding the winds are now his family

Close to the King
is he that in everyday sunrise

can see the masterpiece
that never gets old

Close to the King
is he who practice life as the finest art,

his limits are his brushes
and his afflictions his colors

Close to the King
is he who is vastness when obstacles leave no space,

he who is lightness
when the night covers the valley

Close to the King
is he who can be everywhere yet remains still,

because he vows his life to original love
and his mind is one with humanity

Close to the King
is he who has mercy and compassion

who helps others and fulljoy his reward,
when the sunset makes his spirit luminous

Close to the King
is he that let the winter storm break his dry branches

so that stronger offsprings could grow,
when the warm season will gently arrive

Close to the King
is who contemplate the heartbeat as the supreme music,

the summer breeze is his symphony
and the thunders are his timpani

Close to the King
is he to whom every instant is a memory of home,

every moment a realization
of being arrived

Close to the King
is he who can safely rest in every country or far land,

a stranger in this world
yet citizen of every nation.

Close to the King
is the man that will use his mind as his mouth,

his thoughts and prayers
as his very actions

Close to the King
is him that knows that freedom is letting go,

that the path to liberation
is the warmest love story
 
Close to the King

is he who meets his worries along the road,
gently greets them
and continue without running or hiding

Close to the King
is he who lives in the awareness

of this age being a door to salvation,
a page of history with the Almighty as protagonist

Close to the King
is he who realizes that foundation of this universe

is a heart of goodness,
that like a pulsing star so it is the incessant desire to live