Un altro
giorno del Sabato, nello scorrere del tempo si avverte la diversità..calma e
rilassatezza si accompagnano a meditazione e fermezza.
Non c'è
nulla da nascondere ma soltanto tesori da trovare.
Negli attimi
che passano lo spirito si rinnova muovendosi da una pagina all'altra del Libro
della vita.
I n I non
possiede sapienza se non quella dello spirito.
Libri e
diplomi servono a poco senza la forza dello spirito, leggiamo e
studiamo per imparare ad imparare.
Dobbiamo
ascoltare per apprendere ciò che ci circonda, ciò che vive dentro noi.
Esiste un
luogo prima dei pensieri e delle parole, un posto in cui troviamo sempre
accoglienza e sempre serenità..è la dimora dello spirito e il luogo della
vittoria..della salute e della forza.
Nella Livity
Rastafari ricerchiamo e custodiamo questo luogo, perché è il centro del tempio
che ci è stato donato dal Creatore costruttore di grazia e stabilità.
Rincorriamo a volte immagini e processi mentali quando dovremmo tornare in quel
luogo per bilanciare ciò che è reale da ciò che è frutto del nostro divagare
con la mente.
A volte
temiamo, soffriamo, dubitiamo..proprio allora dovremmo tornare in quel luogo
dove invece il timore viene compensato dalla forza, la sofferenza è attutita ed
il dubbio svelato. E' il luogo in cui tutto ha origine e tutto trova
compimento, dove siamo accolti e non rigettati, dove anche gli errori hanno un
senso e dove scopriamo che le sconfitte erano invece vittorie, che i pianti sono
stati mutati in gioia e che la distanza può diventate vicinanza. Accettiamo le
debolezze per scoprire le nostre forze. Accogliamo i nostri limiti perchè solo
così li supereremo. Vediamoci nella pienezza del bene e della salute e così
inizieremo a guarire dalle malattie con cui il mondo ci contagia. Osserviamoci
come guerrieri capaci di vincere anche senza combattere in quanto fiduciosi
nella potenza del Padre che mette tutto in ordine ed equilibrio.
Questa
fiducia viene dallo Spirito, che educa ed insegna prima di ogni parola, che non
necessita di spiegazioni ma che può spiegare tutto, che non ha immagine ma che
dà colore a tutto, che non possiede parole ma comunica con un suo linguaggio.
Lo Spirito del Creatore si unisce a noi e vivifica il nostro spirito, ci rende
unici e straordinari nella nostra piccolezza mentre prima neanche noi ci
accorgevamo di noi stessi, sebbene credessimo di dimorare nella grandezza. Lo
Spirito rinnova la faccia della terra senza che nessuno possa fermarlo, allo
stesso modo rinnova noi e ci crea nuovamente nella consapevolezza della forza
del Creatore.
Nell' Antico
Testamento era presentato come una forza che arrivava e trasformava, rendeva le
persone scelte da Dio capaci di atti fenomenali, li mutava da schiavi in
leader, da persone semplici a Giudici d'Israele e Re eletti. Questi ultimi
erano unti con la benedizione dello Spirito ma talvolta Esso non rimaneva per sempre
in loro, alcuni erano retti per un periodo ma deviavano poi commettendo errori.
Colui che invece i profeti hanno annunciato è il Santo su cui lo Spirito
sarebbe disceso e avrebbe riposato per sempre, Colui che presenta i tratti del
Divino in terra, che custodisce le qualità dello Spirito: sapienza, intelletto,
conoscenza, timore di Dio, giustizia e
diritto ma anche forza e consiglio. Tramite queste qualità Egli avrebbe
assicurato la felicità e la santità in terra. Tramite la Sua gloria Egli
avrebbe conferito a noi gloria, con il Suo insegnamento egli avrebbe reso noi
prima discepoli e poi insegnanti, tramite il Suo operato noi avremmo potuto imparare
a discernere il bene dal male.
Chi e'
dunque questo Re della gloria? Il Signore sovrano di Israele Qadamawi Haile
Selassie davanti al quale tutta la terra si è inchinata riconoscendo la Sua
forza, devozione, rettitudine ma soprattutto il Suo Spirito in grado di
trasformare gli eventi ed accettare con pazienza i dolori, di parlare a potenti
ed umili con lo stesso rispetto e compassione, di governare e decidere secondo
la giustizia per la gloria del genere umano. Lo Spirito di Sua Maestà è
completezza ed intesa. Non è solamente un sentimento religioso, non è un
attitudine relegata al regno celeste nè al mondo teologico-filosofico..è invece
pienezza dell'espansione compassionevole della perfetta connessione tra Dio e
genere umano, dove la realtà viene totalmente investita della spinta salvifica
a tal punto da diventare essa stessa la definitiva opportunità di salvezza del
genere umano. Questo è il compimento dell'opera dello Spirito, è la
realizzazione del disegno iniziato nei giorni della lontana Genesi dove lo
Spirito di Dio volava sulle acque nella sua forma originaria, vento, respiro.
Ora spetta
ad I n I prender posizione in questo mondo, decidere chi o cosa seguire in
questi giorni di Armagiddeon. Tutto ciò che il Re dei re ha compiuto è stato
esempio dell’azione dello Spirito congiunto alla pratica e alla consapevolezza del
vivere secondo santità. L'insegnamento di Sua Maestà ci mostra che la salvezza
è nella spiritualità..la forza originaria che trascende dottrine e religioni,
età e ideologie. Egli stesso ci invita a non confondere spiritualità e
religione..il Regnante dell'impero biblico, che discende direttamente da
Davide, da cui due delle più grandi religioni della storia si sono sviluppate,
ci invita a concentrarci sulla spiritualità. Ce la presenta come un modo di
vivere, puro ed originario come ci è stato dato dall' Altissimo della
Creazione. La spiritualità ci connette all'Altissimo, all'universo e al nostro
prossimo.
Nello
spirito soltanto possiamo trovare la forza per superare ogni barriera e
confine, per rispondere a ciò che non sappiamo ma ugualmente ci viene chiesto.
Nello
spirito ci educhiamo e testimoniamo, senza parlare possiamo esser
d'esempio..perché lo spirito si manifesta nelle azioni, nella vita e nella
quotidianità. Tutto può essere un'esperienza spirituale, tutto può essere fonte
di insegnamento..la spiritualità non è necessariamente trascendente..forse
trascende ma per poi tornare ad illuminare il mondo presente che è il giardino
in cui siamo stati posti. La spiritualità ci offre occhi nuovi per vedere tutto, per rivalutare ogni cosa.. il giorno, la notte, la pioggia, il sole, un albero, un bambino, la gioia ed il dolore.
Lo spirito
porta consapevolezza e di questa si serve per risvegliarci alla vitalità
dell’ esperienza del momento attuale.
Nello
spirito tutto è connesso, così come nella consapevolezza tutto ha un senso..nello
spirito tutto è ispirazione così come nella consapevolezza tutto è
insegnamento..nello spirito tutto è pieno così come nella consapevolezza tutto
è adesso.
In I Rastafari vive nello spirito che la Creazione e l'universo comunicano, dimoriamo in una casa che portiamo con noi ovunque andiamo..possiamo correre o stare seduti, viaggiare o stare fermi..ma rimaniamo nella stessa 'zona spirituale'.
I n I non è un popolo che fugge o rifugge, non inseguiamo abbagli
metafisici per scappare da questa realtà..anzi..viviamo ora, svegli e presenti,
pronti ad ogni istante nella fiducia della vittoria del bene sul male, creando
questa Creazione nello stato spirituale originario ed eterno. Restiamo nell’esperienza
spirituale, nella rivelazione semplice ma completa della vita umana, nel risveglio
che ci fa scoprire parte integrante dell’unione originaria che la Creazione
manifesta. Restiamo nel miracolo, nella forza che ogni parola, ogni suono ed
immagine portano con loro.
Dimoriamo
nel tempio praticando la forma di meditazione più completa: la vita.