sabato 23 maggio 2015

Meditazione sulla libertà




La pioggia scende incessante in questo giorno del sabato.
Il cielo è così pieno che quasi non lascia spazio alla terra..
nuvole basse..
distese..
avvolgono le cime delle colline mentre l'umidità crea nuovo colori attimo dopo attimo.

Nella Livity Rastafari osserviamo il compimento di ogni giorno e seguiamo la fioritura del nostro destino.
È una pratica di vita che emerge dai giorni dell'antichità e porta il presente verso la libertà.

Ma cosa è questa? Come poter definire la libertà e perché la troviamo in Rastafari?

La libertà esteriore proviene dalla libertà interiore quindi quest'ultima è la vera libertà.
Il nostro essere liberi fuori riflette il nostro essere liberi dentro..a volte è quasi un'equazione.
Quanto noi riusciamo a liberarci internamente determinerà lo svolgimento e il compimento delle nostre azioni. Quello che troviamo fuori di noi è talvolta come un riflesso di ciò che viviamo dentro.

Una persona libera nella mente e nello spirito condurrà una vita libera anche nelle azioni e nelle scelte, il suo destino sarà conseguentemente libero, egli creerà per sè e per i suoi cari un esistenza libera.
Egli manifesterà opere libere e benefiche, e le circostanze gli saranno favorevoli..anche quando le tribolazioni lo metteranno alla prova comunque difenderà la sua libertà e troverà in essa la sua forza.
Insegnerà ai suoi figli a vivere da persone libere ed essi si ricorderanno sempre di lui quando saranno grandi e protagonisti dei loro destini.
Una persona libera potrà liberare gli altri e in essi troverà libertà nei momenti difficili. 
Egli cammina nel mondo come unico ma perfettamente connesso con gli altri esseri viventi ed il resto del creato.
Una persona libera vive mentre gli altri esistono.

Perché?

Perché libertà è essere padroni di sè.
Libertà è avere controllo sulle proprie azioni e unità con i propri pensieri.
Libertà è vivere senza afflizione, emanciparsi dalla schiavitù mentale che porta soltanto verso l'appiattimento delle nostre vite e la conseguente rinuncia ad esse.
Consapevolezza è libertà.
Essere presenti in ogni istante per vivere il miracolo di cui godiamo ogni giorno.
Essere liberi è essere capi delle proprie vite.

Non a caso la parola Ras significa capo.

Perché quando rinasciamo nella Livity e prendiamo il nome di Ras consacriamo i nostri destini al Capo divino ed originario ma allo stesso tempo ci riappropriamo delle nostre vite e facciamo voto di viverle nella presenza attraverso la consapevolezza e la pratica.
Nella Livity Rastafari troviamo l'esempio di libertà che santifica questo tempo.
Il giorno dell'incoronazione Sua Maestà Qadamawi Haile Selassie ha preso un nome nuovo concedendo ad I n I di prendere quello vecchio, Egli è diventato la Potenza e noi siamo diventati i Ras.
Da quel momento siamo un unica cosa perchè nessun capo agisce senza potenza, quindi Egli vive in noi e noi in Lui, I n I si serve della Sua potenza per compiere il Suo volere e portare questa Creazione alla perfetta forma della sua potenzialità divina.
Essendo noi diventati capi quindi esercitiamo la libertà che impariamo dalla Sua Potenza e sappiamo che la Potenza è soltanto completa se porta con sè il controllo..altrimenti è semplice forza. Ecco perchè la libertà è composta da potenza e controllo, così come un Ras ( capo-libertà) per onorare questo titolo deve potenziare l'energia divina che scorre in lui (potenza) e praticare l'unità dei pensieri e delle azioni ( controllo).
Seguendo questa pratica ci dirigiamo verso la libertà, che porterà poi la felicità del vivere conseguendo lo stadio più alto di umanità a cui possiamo aspirare.
La libertà è nel capo.

Perchè Haile Selassie è esempio di perfetta libertà?

Sua Maestà Imperiale porta con Sè tutti gli attributi della perfetta libertà.
Egli attraverso le Sue azioni ha liberato un Regno, poi una Nazione, poi un continente e ci ha mostrato la via secondo cui tutto il mondo può essere liberato.
Egli ha dimostrato il perfetto controllo di azioni e parole anche nei momento in cui il nemico affliggeva il Suo popolo ed i Suoi familiari più vicini.
Egli non è rimasto vittima del male allo stesso modo di quando ha vinto le tentazioni nel deserto.

Se Egli è il primo motore, mente, spirito della Creazione e rappresenta l'archetipo d'uomo, chi sono i Suoi familiari ed il Suo popolo?

Questi sono i pensieri e le emozioni dell’uomo.
La negatività e la sofferenza tramite molte forme cercano di traviare i pensieri e le emozioni dell'uomo allontanando questo dalla libertà.
Ecco perchè il King of kings è esempio perfetto di Livity, perchè tramite il controllo ha liberato i Suoi, così come noi tramite il controllo possiamo liberare i nostri pensieri ed emozioni vivendo in maniera felice.

Questo non è tutto.

La libertà è uno stato che è in grado di risanare e guarire.
Il King of kings è stato in grado di curare e far tornare in piedi una nazione che aveva sofferto.
Egli ha convertito ogni cicatrice in un premio ed ogni lacrima in un nuovo raggiungimento, chi aveva sofferto è potuto rinascere nelle opportunità di un nuovo destino.
Questa è libertà.
Il King if kings liberando l'Etiopia dal fascismo ha mostrato al mondo intero la natura demoniaca di questo regime e la sua debolezza, così Egli ha liberato anche l'Europa che ha potuto prendere atto del vero volto di questa forza oppressiva.
Il King of kings ha liberato l'Etiopia e poi liberato l'Africa offrendo gli strumenti per ottenere l'indipendenza.
L'Africa è l'umanità che ha sofferto.
Nessun altro è stato in grado di offrire sollievo alle sue ferite.
Il King of kings ha scelto I n I Rastafari per continuare questo lavoro di liberazione.
Ecco perchè I n I vive secondo i principi della Livity.

Perchè in questa epoca la libertà potrà essere raggiunta soltanto attraverso la rinuncia.

I n I vive una vita di rinuncia e deve restare nella pratica costante di questa per mantenere la condizione libera.
Rinuncia al male.
Rinuncia alla auto-giustificante confusione che porta all'auto-commiserazione.
Rinuncia al mondo degli echi di ignoranza.
Rinuncia al sè dittatore e spietato.
Rinuncia alla chiusura a favore dell' espansione.
Rinuncia soprattutto ai pensieri negativi..radice del male e della nostra sofferenza.

La pioggia si è calmata e qualche uccello torna a cantare.
L'aria è diventata decisamente fresca e i rami degli alberi pendono bagnati ed appesantiti.
Abbiamo un destino da creare ed una vita da vivere.
Onoriamo il Creatore e noi stessi scegliendo la strada della libertà.

domenica 10 maggio 2015

Per terra e per mare



Per terra e per mare la Sua voce è stata sentita.
Essa ha attraversato i confini delle nazioni per rinnovare il mondo con la sua potenza.
Perché la parola ha una potenza..ed il suono è energia che fa vibrare le molecole della Creazione.

L'uomo ha progettato, inventato, costruito e demolito..alcuni sono stati innalzati a causa dei loro nomi diventando al pari di idoli per loro stessi. 
Ma per terra e per mare la verità ha preso la sua forma rivelandosi tra gli ultimi..coloro ovvero che erano stati forzati a rinunciare ad avere..imparando così ad essere.

Nella rivelazione Rastafari osserviamo un miracolo che sconvolge questo mondo: nell'epoca delle grandi e ormai millenarie religioni dove tutto è già codificato, sorge questo nuovo fiore che è una strada di vita che è oltre la religione ma che cresce e moltiplica i suoi fedeli senza bisogno di evangelizzazione.

Quando le grandi fedi di questo tempo hanno descritto la strada verso la salvezza ognuno secondo i suoi parametri ed i grandi maestri e santi riempiono librerie e calendari..in Rastafari vediamo la luce rivelata ai semplici direttamente dall' innerman.

I patriarchi nella fede sono stati educati direttamente dalla voce che chiama dall'interno e così ancora accade.

La nostra fede si rivela attraverso la vita vissuta. 

Immersi nel verde profondo delle colline jamaicane il nuovo popolo ha ascoltato la parola e risposto ad essa. Anche le strade dei ghetti martoriati hanno replicato.
La stessa voce che parlò sul Sinai esprimeva la sua ultima chiamata ad accedere al coro che annuncia il tempo nuovo.
Alcuni uomini semplici hanno risposto ed è nato il nostro movimento.

Nella semplice complessità che rievoca i giorni dell'uscita dall'Egitto, nella profondità d'animo che discende dai profeti dell'antico, nell'entusiasmo e felicità degli apostoli, nello zelo e nella disciplina che dimostrano gli scrittori delle sacre lettere, nell'abissale risonanza della visione delle ultime pagine delle Scritture..ecco la fede Rastafari.
Strada divina verso la libertà dello spirito, pratica di vita secondo i canoni dell'antico che modella il nuovo.

Princìpi che altre correnti di pensiero hanno formulato grazie a secoli di riflessione, studio e condivisione, nel movimento Rastafari sono sorti naturalmente grazie all’educazione interna del Divino stesso che ha educato uno per uno secondo circostanze ed avvenimenti diversi ma che mostrano lo stesso carattere principale: una rivelazione che istruisce i cardini di una nuova dottrina e pratica di vita.
Non sto di certo snobbando le altre fedi o correnti mistiche che certamente hanno la loro dignità, ma  in Rastafari la rivelazione diretta Dio-uomo ha reso possibile e testimoniabile ciò che altrimenti difficilmente sarebbe potuto accadere, cioè che delle persone senza lauree in teologia o pratiche monastiche ma con lo studio profondo ed individuale delle Sacre Scritture, abbiano potuto  concepire concetti, strutture teologiche e di vita spirituale che addirittura riassumono e completano quelli di altri movimenti religiosi con cui i primi Rasta non avevano contatto.

Facciamo l’esempio di un principio così caro tra I n I, cioè quello di evitare la negatività sia verso il prossimo che verso noi stessi o il Creato. Ebbene chiaramente è un concetto presente nella Bibbia ma I n I Rastafari ne ha fatto una pratica di vita che trascende il solo principio facendone un esercizio quotidiano che trova similarità soltanto tra le pratiche ascetiche dei Padri della Chiesa o tra la spiritualità orientale in particolare Taoismo Zen o Buddismo… ma la conoscenza di queste era sicuramente scarsa nella Jamaica degli anni trenta e sicuramente i primi Rasta non avevano contatti con grandi maestri Zen.
Eppure i patriarchi hanno raggiunto in spirito la pratica della vita nella positività e nel rigetto dei sentimenti che appesantiscono cuore e anima facendone una via di vita che ha trasformato le loro persone nei pensieri e nelle azioni.
Anche il la pratica della meditazione, che I n I Rastafari deve sempre rispettare e seguire, è stato il risultato di una ricerca spirituale che ha trovato una risposta divina piuttosto che un insegnamento istituito come si può trovare nei monasteri orientali.

I primi Rasta hanno capito che grazie alla preghiera e alla meditazione, rilassando la mente e tornando all’ I originale che è unito con il Creatore, si può vivere in beata armonia e poter reagire agli stimoli negativi senza provocare stress destabilizzante per l’organismo, spiritualmente accedere al Regno dei Cieli anche stando in Terra… ora la scienza, grazie agli eccezionali studi fatti su (altrettanto eccezionali) monaci buddisti, dichiara ufficialmente che la meditazione è in grado di trasformare biologicamente e chimicamente alcune parti del nostro cervello portando a risultati che neanche la psicoterapia o la psicologia cognitiva hanno raggiunto fino ad ora.

Potremmo fare molti altri esempi sempre con lo stesso obiettivo di onorare il Creatore che ha impartito conoscenza al singolo fedele chiamato a portare su di sé il lavoro del Rasta.

Meditiamo sulla potenza dell’insegnamento individuale e della conseguente poi condivisione con la comunità. Siamo chiamati a completare il Libro e tutti siamo partecipi in questa missione.
Sintonizziamo le nostre menti verso il cammino del Padre e rispondiamo alla chiamata quando Egli si manifesta.
Onoriamo gli anziani che hanno camminato lungo la strada rocciosa per liberare le nostre persone, essi hanno scalato le porte del Cielo per poi riportare qui a noi le rivelazioni e le pratiche di vita che formano la nostra Livity nel King of kings.

domenica 3 maggio 2015

Aspettiamo con fiducia il giorno della liberazione



Aspettiamo con fiducia il giorno della liberazione, a breve la storia ricorderà di nuovo la data in cui il bene ha definitivamente vinto sul male..quando il vecchio nemico è stato schiacciato ed i giusti hanno potuto finalmente rimanere nel regno della pace e giustizia.



Il 5 maggio del 1941 il nostro Re dei re rientrava vittorioso in Etiopia.

Noi dopo  74 anni festeggeremo nuovamente la vittoria del diritto sul sopruso e della coscienza sulla crudeltà.

La liberazione sarà rievocata in tutto il mondo tra coloro che desiderano rispetto e sovranità della pace. 

Non sono soltanto parole ma segni di un avvenimento che ha cambiato il nostro destino regalandoci la libertà dal sistema dell' anticristo che stava annichilendo l'Europa partendo proprio dall'Africa.



Ora I n I Rastafari rimane saldo nella consapevolezza che Davide ancora una volta ha sconfitto Golia e che quest'epoca di incertezze e contraddizioni è stata modellata e governata dalle azioni di Sua Maestà il Re dei re.



Ecco quindi che dobbiamo unirci in questi giorni che attendono la liberazione, restare saldi e compatti nella visione del regno glorioso ed incontrastato che è stato ristabilito per sempre.

La stessa cosa nei nostri spiriti e nelle nostre vite, quando schiacciamo il male, il dispiacere e possiamo stabilire il benessere. Questo è il Regno di Dio e I n I rende grazie per ammirarlo attraverso l'immagine dell' Etiopia, il regno che ha effettuato il giudizio e da cui questo è stato impartito a tutta la Terra.



Il giudizio ha creato energia profetica nel cuore e nelle coscienze dell'Umanità che si è trovata spaccata in due tra coloro che appoggiavano il fascismo e quelli che invece lo ripudiavano.



L'Etiopia lo ha schiacciato prima di qualsiasi altra nazione, essa, il monte di Sion, ha goduto della redenzione dal male prima di tutti gli altri paesi. Le tenebre sono state sconfitte prima nel giardino dell'Eden e poi nel resto della Terra,  dove l'Etiopia era vista  come il luogo che è risorto dalla morte vincendo questa e regalando libertà al mondo intero.



Questo è il modo in cui osserviamo la liberazione secondo la Christ-Consciousness che è perno della Creazione.



L'Etiopia per essere libera ha dovuto combattere, ma prima ancora ha dovuto appellarsi al proprio coraggio e alla propria fierezza.

Stessa cosa  per I n I Rastafari che ricerca la libertà in ogni aspetto della vita. Una libertà di crescita e di sviluppo positivo che possa rigenerarci e ricrearci come persone nuove e complete.



I n I ora resta qui lungo i fiumi di babilonia innalzando canti al Creatore che ci ha educati e addestrati sin da quando eravamo molto giovani e confusi.

Eravamo dispersi e ci ha riuniti, eravamo cechi e ci ha fatto vedere con i Suoi occhi, non riuscivamo a parlare e ci ha offerto la Sua voce, non avevamo dimora e ci ha mostrato una terra fertile, non avevamo diritti e ci ha offerto un posto accanto al trono, non possedevamo averi e ci ha resi padroni di noi stessi, non avevamo  religione e ci ha insegnato a vivere la vita come una preghiera.