In His Imperial Majesty Haile Selassie the First sono l’alba
ed il tramonto di questi giorni, ogni azione venga compiuta per il rendimento
di grazie e per il fine ultimo di questa Creazione ovvero la vita.
Stiamo entrando nel Reggae-Bob Marley month, ed è buono
ricordare un episodio in cui chiesero proprio a lui cose bisognava fare per
diventare Rasta? Marley rispose: “Devi nascere di nuovo”.
Ian’I deve meditare
su queste quatro semplici ma potenti parole che contengono la verità che in
questi giorni di Rivelazione Ian’I Rastafari vive e manifesta. “Il giorno
al giorno ne affida il messaggio e la notte alla notte ne trasmette notizia. Non
è linguaggio e non sono parole, di cui non si oda il suono” (Sal 19).
In questa Creazione infatti assistiamo quotidianamente al fenomeno della rigenerazione, nella
perfetta armonia di alternanze ed incastri vitali, possiamo vedere come ogni
frutto ed ogni manifestazione necessita di una rigenerazione, un ricambio, una
rinascita.
È una semplice verità, un profondo insegnamento che spesso
passa inosservato agli occhi dell’uomo.
La luce del giorno nasce dalle tenebre notturne, la gemma
dell’albero sorge come il sole all’ alba dopo un lungo riposo invernale, l’animale
soddisfatto dal sonno esce dalla tana per prendere parte nuovamente al ciclo
naturale, il bambino esce dal buio del ventre materno con occhi chiusi per poi
aprirli al suono delle voci del mondo.
Ecco ciò che sorge ha sempre bisogno di sorgere da qualcosa,
ciò che apre o si apre necessità sempre di un qualcosa da aprire o da cui
aprirsi. Così la nostra coscienza ed il nostro spirito, che vivono anche loro
in questo sistema cosmico di alternanze. È la grande poesia dell’universo che
tutti leggono ma nessun uomo ha mai scritto, il divino messaggio che offre una
possibilità a chiunque decida di offrire legna alla fiaccola della vita.
Se l’uomo dovesse racchiudere il segreto della vita in un
vocabolo, basterebbe dire nascita.
Qui tutti i misteri si svelano e tutte le paure svaniscono,
le gioie si manifestano e la vita procede sempre e soltanto attraverso il
processo di nascita. Noi stessi siamo una continua nascita, ma soltanto se osserviamo
con gli occhi dello spirito possiamo vedere realmente questa potenzialità. Esiste
una parte di noi che è pronta a rinascere ogni attimo, nel riconoscimento istantaneo
del momento che si rivela, chi affila la propria mente, è capace di
riconoscervi una rinascita. È proprio questo il mistero che offre all’uomo
salvezza, la possibilità di essere sempre pronto a rinascere dal vecchio al
nuovo, dall’errore alla correzione, dal male al bene, dalla sofferenza alla
gioia, dall’irrequietezza alla solidità, dal timore al coraggio, è un cammino
universale che iniziò il momento in cui lo Spirito di Dio aleggiava sulle
acque.
Creazione. Rigenerazione. Salvezza.
Chi ha percorso le strade di questa Creazione ed è rimasto interamente
soddisfatto di quello che ha visto? Chi ha vissuto i suoi giorni senza commettere
errori? Chi potrebbe dire di essere giunto al completamento del proprio
carattere? Chi può dire di aver visto il paesaggio più bello della Creazione?
Non credo che intelletto umano possa dichiarare nessuna di
queste cose, in quanto è insita nella natura dei figli dell’uomo la necessità
di completamento e rinascita, è la regola geneticamente spirituale che spinge l’umanità
verso il miglioramento.
Le Sacre scritture ci mostrano il cammino dell’ uomo-Israele
come esempio del prototipo di essere umano che dall’origine fino alle
Rivelazioni compie un percorso di continua rinascita.
La rinascita presuppone una maternità, una gestazione, delle
doglie ed infine un parto. Ecco queste fasi le possiamo ritrovare non solo nel
neonato che nasce dopo esser stato feto, ma in qualsiasi essere umano che
percorra una strada di liberazione spirituale, intellettuale, emotiva o fisica.
La liberazione più grande che Ian’I abbia mai potuto
osservare nella storia dell’umanità è quella di scoprire che Dio è nell’uomo ed
è uomo, di conseguenza l’uomo è anch’egli custode di un principio divino che
non risparmia nessuno, esso è lo stampo della vita che rimane impresso nel
profondo di ogni essere umano. Dinanzi a questa meraviglia Ian’I deve sedere e
meditare a lungo per assaporare la gioia e la letizia che questa notizia porta
con sé, esse se coltivate possono portare alla felicità, quella vera.
Quando l’uomo riconosce ed accetta che il Divino dimora in
lui allora una parte del male incomincia a dissiparsi in quanto un altro
soldato del bene si è aggiunto alla schiera di Dio.
Riconoscendo Dio in noi innescheremo il meccanismo di taglio
del velo imparando lentamente a riconoscere il vero dal falso, come bambini in
un nuovo paese resteremo nella costante meraviglia della novità, ci sembrerà di
non riconoscere nemmeno la lingua parlata né i caratteri di scrittura..allora
lavorando più su noi stessi ricorderemo in realtà quel linguaggio come una
vecchia filastrocca imparata a memoria e mai dimenticata.
Quello è il
linguaggio del sistema di Dio che è impresso nelle nostre persone dal momento
in cui il divino soffio vitale ci diede esistenza. A quel punto incominciammo
a camminare questa terra dimostrando al fango di essere diversi da lui, in
quanto destinati ad una progenie di uomini che sarebbero stati come un libro di
istruzioni al fine di manifestare il disegno divino per abitare questa
Creazione.
Nell’uomo la carne e nell’uomo lo spirito, il microcosmo che è
manifestazione del macrocosmo e che soltanto nella rinascita può realmente
manifestare la sua essenza. Quest’essenza è la persona.
Così come l’essenza della Creazione è la Nuova Creazione, l’essenza
della persona sarà la Nuova Persona, consapevole, divina, immensa, capace,
sazia, contenta, in una parola: viva.
Ian’I Rastafari è uno scultore della realtà e della nostra
persona, di conseguenza dell’umanità intera.
Alcuni sono chiamati ad essere legna per il fuoco, Ian’I siamo
le radici dell’albero che non brucia ma resta verde per offrire frutti di
benevolenza all’Antico dei Giorni.
Chi era distrutto e sfinito dall’errore e dalle afflizioni
ha trovato una spiaggia sicura su cui poter finalmente trovar rifugio dai
flutti, come Giona rivide la luce dopo tre giorni nel ventre del mostro così
Ian’I può finalmente ritrovare la vita nella Livity Rastafari che ci offre di
rinascere per poter finalmente vivere e non semplicemente esistere. Dreadlocks
Livity/reality , Ital rebelution, ChristMan consciousness paralisi dell’ipocrisia,
rimozione della stagnazione, cesura e pulizia, zelo da dissetare, desiderio di
rinnovamento, supplica di crescita, compassione ed insoddisfazione per i propri
limiti. Cicli, fasi, stadi, parole, immagini, suoni, gesti…tutto è
rivoluzionato quando Ian’I si incammina lungo il percorso di liberazione, sete
e fame vengono esaudite direttamente dal Creato che offre sostegno a quanti ne
fanno parte.
Come gli uccelli del cielo che ogni alba cantano al sole
come se fosse il primo giorno del mondo, così Ian’I rinasce nella Livity
Rastafari nella leggerezza e semplicità del desiderio di bene.
Selah