Celebrare questa esistenza che abbiamo significa cercare di
viverla al meglio.
Per far ciò dobbiamo diventare attenti lettori di ciò che
accade dentro e attorno a noi. Una pratica importante infatti è prenderci del
tempo per leggere il nostro libro della vita, ovvero osservare le nostre
giornate e la direzione in cui sta andando la nostra vita per esaminarla e
capire se possiamo esserne soddisfatti.
Dobbiamo leggere le pagine della nostra esistenza come se
stessimo sfogliando un libro.
Sappiamo infatti che nessuno può insegnarci come vivere al
meglio la nostra vita se non la vita stessa. Questa è la nostra grande maestra
e non possiamo celebrarla se non la osserviamo in profondità.
In Rastafari diciamo che il nostro Paradiso è qui su questa
terra ed è accessibile a tutti noi ventiquattro ore al giorno.
La domanda allora è: ma se il paradiso è qui in terra, dove
lo troviamo?
La risposta è: nella nostra vita.
Può sembrare strano ma non esiste altra dimensione in cui il
Regno dei Cieli possa manifestarsi se non nelle nostre esistenze. Non è nulla
di trascendentale ma infatti molto reale.
L’Onnipotente ha riservato agli esseri umani la possibilità
di vivere al cospetto degli angeli e di poter godere della pienezza di questa
vita qui da vivi e di poter gustare dei miracoli dell’esistenza camminando su
questa Creazione che è di per sé un enorme prodigio.
Imparare a celebrare la vita significa riconoscere che essa
è il nostro potenziale Paradiso ed in essa troviamo la strada verso Zion.
In Rastafari con il termine Zion intendiamo la Terra
dell’Onnipotente.
Questo termine ha due accezioni, una geografica ed una
spirituale.
Geograficamente Zion è la Terra Promessa da Dio al Suo
popolo, la terra dell’Israele biblico che fu garantita alla discendenza di
Giacobbe dal Signore stesso, la Terra che sarebbe stata la dimora
dell’Onnipotente.
Ian’I Rastafari riconosce l’Etiopia come questa terra.
Zion ha però anche un’interpretazione spirituale e
metafisica, come infatti geograficamente Zion è la dimora del Signore su questo
pianeta, così spiritualmente essa è la dimora di Dio dentro ogni essere umano.
È il luogo dove divino ed umano si incontrano e vivono nella
comunione, è la parte divina che esiste in ognuno di noi e che in Rastafari
definiamo ad esempio con il termine Ian’I, ovvero Io e io, dove il primo Io è
l’Onnipotente e il secondo io è la nostra persona fisica. Questo a significare
che Dio e uomo vivono sempre insieme in profonda unione.
Questo luogo splendente che troviamo dentro di noi è la
nostra Terra Promessa, la pura e santa regione che ospita la presenza divina in
noi, in un certo senso è la nostra casa. È infatti da qui che derivano tutti i
nostri sentimenti più nobili, le nostre aspirazioni positive, i nostri doni
spirituali come forza, coraggio, intelletto, saggezza, conoscenza, pietà,
compassione, amore verso Dio e gli altri esseri viventi.
In Zion siamo realmente chi dovremmo essere e chi vorremmo
essere.
Dentro di noi esiste la persona che noi realmente
desidereremo essere, senza le parti negative che continuano a deluderci, senza
le nostre cadute e i nostri scatti di rabbia, senza le nostre ansie e il nostro
nervosismo.
Zion è lo stato esistenziale dove l’uomo vive nella costante
presenza e riconoscimento dell’Onnipotente, fa esperienza della grazia Divina e
la manifesta nelle sue azioni e nei suoi pensieri.
Cosa c’entrano allora Zion, la nostra vita e la persona che
vorremmo realmente essere?
Nella nostra vita troviamo la strada verso Zion che ci porterà
ad essere la persona che vorremmo essere.
Celebrare la vita significa capire che essa è l’unica strada
per giungere a Zion e le nostre giornate e le cose che accadono nelle nostre
durante ventiquattro ore sono il nostro treno verso Zion.
Ogni evento che viviamo, positivo o negativo, infatti è la
nostra opportunità per giungere a Zion. Dobbiamo però sviluppare quegli occhi
in grado di riconoscere queste possibilità e imparare da esse.
La strada della Livity Rastafari è usare tutto ciò che
accade nelle nostre esistenze per riconoscere Zion e vivere in Zion.
Allora capiamo che spesso bene e male sono soltanto
denominazioni dettate dalla nostra mente ma nella “Zion Mind”, la mente che
dimora nella saggezza e nell’over-standing e che vede con gli occhi dell’Onnipotente
e non solo con gli occhi umani, anche degli eventi negativi sono in realtà dei
piccoli o grandi miracoli che ci permettono di realizzare la nostra persona e
di giungere alle porte della nostra Zion interiore.
Se la nostra Livity è allenata e solida allora possiamo
spezzare le catene dell’inganno mentale o sociale e vediamo che in realtà
navighiamo già in un mare di benedizioni e possibili porte per accedere alla
nostra felicità o alla nostra realizzazione.
Questi miracoli e queste benedizioni non sono in nessun’
altra parte se non nella vita stessa, in questa piccola ma allo stesso tempo
gigante vita che custodiamo qui durante il nostro passaggio su questa stupenda
terra.
Così facendo, con tempo e pratica, ci accorgeremo che questa
Zion non esiste soltanto dentro di noi ma in verità è presente anche
tutt’intorno a noi e l’unica strada per viverla e manifestarla internamente o
esternamente è la nostra pratica di vita.
Selah