domenica 10 maggio 2015

Per terra e per mare



Per terra e per mare la Sua voce è stata sentita.
Essa ha attraversato i confini delle nazioni per rinnovare il mondo con la sua potenza.
Perché la parola ha una potenza..ed il suono è energia che fa vibrare le molecole della Creazione.

L'uomo ha progettato, inventato, costruito e demolito..alcuni sono stati innalzati a causa dei loro nomi diventando al pari di idoli per loro stessi. 
Ma per terra e per mare la verità ha preso la sua forma rivelandosi tra gli ultimi..coloro ovvero che erano stati forzati a rinunciare ad avere..imparando così ad essere.

Nella rivelazione Rastafari osserviamo un miracolo che sconvolge questo mondo: nell'epoca delle grandi e ormai millenarie religioni dove tutto è già codificato, sorge questo nuovo fiore che è una strada di vita che è oltre la religione ma che cresce e moltiplica i suoi fedeli senza bisogno di evangelizzazione.

Quando le grandi fedi di questo tempo hanno descritto la strada verso la salvezza ognuno secondo i suoi parametri ed i grandi maestri e santi riempiono librerie e calendari..in Rastafari vediamo la luce rivelata ai semplici direttamente dall' innerman.

I patriarchi nella fede sono stati educati direttamente dalla voce che chiama dall'interno e così ancora accade.

La nostra fede si rivela attraverso la vita vissuta. 

Immersi nel verde profondo delle colline jamaicane il nuovo popolo ha ascoltato la parola e risposto ad essa. Anche le strade dei ghetti martoriati hanno replicato.
La stessa voce che parlò sul Sinai esprimeva la sua ultima chiamata ad accedere al coro che annuncia il tempo nuovo.
Alcuni uomini semplici hanno risposto ed è nato il nostro movimento.

Nella semplice complessità che rievoca i giorni dell'uscita dall'Egitto, nella profondità d'animo che discende dai profeti dell'antico, nell'entusiasmo e felicità degli apostoli, nello zelo e nella disciplina che dimostrano gli scrittori delle sacre lettere, nell'abissale risonanza della visione delle ultime pagine delle Scritture..ecco la fede Rastafari.
Strada divina verso la libertà dello spirito, pratica di vita secondo i canoni dell'antico che modella il nuovo.

Princìpi che altre correnti di pensiero hanno formulato grazie a secoli di riflessione, studio e condivisione, nel movimento Rastafari sono sorti naturalmente grazie all’educazione interna del Divino stesso che ha educato uno per uno secondo circostanze ed avvenimenti diversi ma che mostrano lo stesso carattere principale: una rivelazione che istruisce i cardini di una nuova dottrina e pratica di vita.
Non sto di certo snobbando le altre fedi o correnti mistiche che certamente hanno la loro dignità, ma  in Rastafari la rivelazione diretta Dio-uomo ha reso possibile e testimoniabile ciò che altrimenti difficilmente sarebbe potuto accadere, cioè che delle persone senza lauree in teologia o pratiche monastiche ma con lo studio profondo ed individuale delle Sacre Scritture, abbiano potuto  concepire concetti, strutture teologiche e di vita spirituale che addirittura riassumono e completano quelli di altri movimenti religiosi con cui i primi Rasta non avevano contatto.

Facciamo l’esempio di un principio così caro tra I n I, cioè quello di evitare la negatività sia verso il prossimo che verso noi stessi o il Creato. Ebbene chiaramente è un concetto presente nella Bibbia ma I n I Rastafari ne ha fatto una pratica di vita che trascende il solo principio facendone un esercizio quotidiano che trova similarità soltanto tra le pratiche ascetiche dei Padri della Chiesa o tra la spiritualità orientale in particolare Taoismo Zen o Buddismo… ma la conoscenza di queste era sicuramente scarsa nella Jamaica degli anni trenta e sicuramente i primi Rasta non avevano contatti con grandi maestri Zen.
Eppure i patriarchi hanno raggiunto in spirito la pratica della vita nella positività e nel rigetto dei sentimenti che appesantiscono cuore e anima facendone una via di vita che ha trasformato le loro persone nei pensieri e nelle azioni.
Anche il la pratica della meditazione, che I n I Rastafari deve sempre rispettare e seguire, è stato il risultato di una ricerca spirituale che ha trovato una risposta divina piuttosto che un insegnamento istituito come si può trovare nei monasteri orientali.

I primi Rasta hanno capito che grazie alla preghiera e alla meditazione, rilassando la mente e tornando all’ I originale che è unito con il Creatore, si può vivere in beata armonia e poter reagire agli stimoli negativi senza provocare stress destabilizzante per l’organismo, spiritualmente accedere al Regno dei Cieli anche stando in Terra… ora la scienza, grazie agli eccezionali studi fatti su (altrettanto eccezionali) monaci buddisti, dichiara ufficialmente che la meditazione è in grado di trasformare biologicamente e chimicamente alcune parti del nostro cervello portando a risultati che neanche la psicoterapia o la psicologia cognitiva hanno raggiunto fino ad ora.

Potremmo fare molti altri esempi sempre con lo stesso obiettivo di onorare il Creatore che ha impartito conoscenza al singolo fedele chiamato a portare su di sé il lavoro del Rasta.

Meditiamo sulla potenza dell’insegnamento individuale e della conseguente poi condivisione con la comunità. Siamo chiamati a completare il Libro e tutti siamo partecipi in questa missione.
Sintonizziamo le nostre menti verso il cammino del Padre e rispondiamo alla chiamata quando Egli si manifesta.
Onoriamo gli anziani che hanno camminato lungo la strada rocciosa per liberare le nostre persone, essi hanno scalato le porte del Cielo per poi riportare qui a noi le rivelazioni e le pratiche di vita che formano la nostra Livity nel King of kings.