Rastafari greetings in questo giorno del sabato. Rendiamo
grazie per quello che la vita ci riserva in ogni momento, tra incertezze e
tribolazioni Ian'I deve guadagnarsi la via verso la chiarezza e l'ordine in un
mondo in cui confusione ed insicurezza sono le armi preferite da Babilonia.
Esiste una strada che può portarci ad una vita migliore e
più felice.
Molti guardano a scienza e medicina per trovare la cura ai
malesseri delle loro anima, Ian'I guarda nel profondo di noi stessi per cercare
la radice del male e quella del bene, l'origine della sofferenza e quella della
gioia. Per curare il fiore a volte bisogna intervenire sulla radice ed ecco
perché Ian'I Rastafari deve praticare una vita rivolta alla contemplazione e
alla consapevolezza.
In'I deve imparare ad osservare in profondità, calare gli
occhi nel profondo delle nostre esistenze così da poter liberarci da catene e
afflizioni. Dobbiamo guardare attentamente, imparare a dimorare nella calma
vidi da poter scrutare ogni aspetto delle nostre esistenze e delle nostre
anime, è infatti impossibile osservare bene se si è di fretta o di corsa.
Ecco perché in Rastafari promuoviamo la calma e pratichiamo meditazione
e rilassamento, non per pigrizia ma per trovare quella condizione in cui corpo
e mente sono calmi al fine di osservare con cura ed attenzione ciò che dimora
dentro e fuori di noi. Così come il corpo cresce durante il riposo notturno
così Ian'I si evolve durante i momenti di calma e meditazione.
Durante una tempesta infatti non puoi osservare la bellezza
dei fiori e delle piante intorno a te perché stai correndo per metterli al
riparo dai venti e dalla pioggia, così quando siamo di fretta non abbiamo
quella pace necessaria per poter contemplare le bellezze delle nostre vite e
non riusciamo ad aprire le porte al Creatore e al Suo Spirito di cura.
Entrare a contatto con lo Spirito dell’Onnipotente è infatti
la cura contro la confusione e contro il dolore di questa epoca.
Esso è capace di risanare le ferite di babylon e di idratare
gli spiriti aridi, è lì che Ian’I trova la carica necessaria per costruire una
vita in Rastafari e di conseguenza edificare una nazione pronta a compiere la
missione dell’Onnipotente che è ricoprire questa terra di rettitudine e avere
felicità e grazia come compagne per tutta la vita.
Come la malattia indebolisce il corpo così la confusione impoverisce
lo spirito e succhia energia dalla mente: illusioni, delusioni, sogni ad occhi
aperti, emozioni negative e soprattutto scetticismo e secchezza d’animo sono le
piaghe che affliggono l’uomo.
Esse sono afflizioni senza tempo che da sempre accompagnano
il genere umano in tutte le sue epoche in quanto sono debolezze generate dalle
nostre menti e da cui nessuno è immune
Come un veleno intossica il sangue così queste emozioni e
pensieri negativi intossicano le nostre vite.
Non resterà quindi che rivolgerci all’antidoto, ovvero la
pratica di vita spirituale e consapevole in comunione con l’Altissimo. Se babylon
e la confusione sono il veleno allora la Livity Rastafari e la pratica
spirituale sono l’antidoto.
Se viviamo una vita consapevole e vigile allora sapremo
scorgere la tossicità ed il dolore che proviene da diverse situazioni, o
comportamenti o addirittura persone.
Saremo quindi in grado, lavorando su noi stessi, di saper
applicare gli appositi antidoti affinchè il veleno si fermi e non pervada i
nostri “cieli”, ovvero la nostra mente ed il nostro spirito. Per poter gustare
lo Spirito e farci curare da Esso dobbiamo però avere fede.
Fede vuol dire fiducia.
Dobbiamo allora guardare dentro noi stessi ed essere sicuri
di trovare la nuova strada, ovvero l’alternativa alla confusione e al
malessere.
Dobbiamo essere aperti alle possibilità di questa esistenza
e certi di trovare rifugio e cura nella Livity Rastafari perché essa ci porta
in contatto con l’Onnipotente Haile Selassie Primo e la Sua persona è capace di
sciogliere ed annientare tutto il male proprio come la nebbia fredda del
mattino autunnale che scompare appena il sole sorge alto ed inizia a scaldare.
Così è infatti la persona divina di His Imperial Majesty, soltanto la Sua
invocazione apre i cieli delle nostre menti e dissipa le emozioni negative dai
nostri spiriti.
Cosa accade alla nebbia fredda quando il sole scalda con i
suoi raggi? Essa semplicemente è dispersa, le sue molecole perdono forza e
coesione, non hanno più presenza e si dissolvono nell’aria.
Lo stesso è per il male, e la debolezza, la paura e l’incertezza,
la presenza di His Imperial Majesty le vaporizza e perdono forza fino a
scomparire.
Allora Ian’I ha prova certa del potere miracoloso dello
Spirito e della capacità salvifica della Livity Rastafari che è la strada
angelica sulla terra degli uomini. In quel momento Ian’I fa esperienza della
forza inenarrabile dell’Onnipotente e apre gli occhi verso il miracolo della
vita e la grandezza sublime dell’esistenza.
In quell’occasione Ian’I vive un passaggio di crescita nella
fede e rimane stupito quasi immobile davanti alla potenzialità che è presente
nel profondo del nostro spirito, laddove possiamo osservare le particelle del
nostro vecchio uomo essere spazzate via dal vento divino del Nuovo Uomo che ci
rigenera e ci rende fertili alle gioie di quest’esistenza.
Lampi, tuoni e fulmini sono le circostanze avverse delle
nostre vite che mentre ci spaventano allo stesso tempo ci mostrano la potenza
di questa natura e del suo Creatore, come il boato nel cielo e la folgore nella
notte producono energia che permette a questa Creazione di continuare a
funzionare così Ian’I impara ad utilizzare le avversità come segni del Creatore
da cui possiamo ricavare energia e procedere più forti lungo il nostro cammino.
Dobbiamo rimanere in questa Livity e non perdere occasione
per fare esperienza dello Spirito dell’Onnipotente che è sempre accessibile in
ogni situazione come la presenza di His Imperial Majesty era sempre presente e
reperibile durante il Suo regno su questa terra.
Nella vita Nyah Binghi quindi ci sediamo ed apriamo il Libro
della Vita per trovare la saggezza che deve accompagnare la nostra fede,
affinchè possiamo essere curati e vivere come non abbiamo fatto prima, nella
Nuova Creazione instaurata dal Re dei Re Haile Selasssie Primo, Dio nell’Uomo,
Colui che ci ha assicurato la vittoria, oggi e per sempre.
Selah