Imparare a celebrare la vita è una delle forme d’arte più sofisticate
e nobili che possano esistere.
In Rastafari ci applichiamo a questa pratica in modo molto
serio ma semplice e naturale al momento stesso, proprio come è la vita: seria,
intrecciata ma semplice e naturale allo stesso modo.
Imparare a celebrare la vita significa fare esperienza di
quanto ricca, meravigliosa e preziosa essa sia al punto tale di non avere
nemmeno più parole per esprimerne la grandezza e capire che la maniera migliore
per celebrarla è semplicemente vivere.
Quando facciamo ciò impariamo ad appropriarci della
dimensione più bella, piacevole e ricca delle nostre esistenze, che forse
avevamo intuito tra i giochi e le spensieratezze di quando eravamo bambini ma
che poi lo stress e la complessità del “diventare grandi” ci ha fatto
dimenticare.
Quella dimensione è in realtà la vita stessa.
L’esistenza dell’essere umano è un fluire sacro che profuma
di entusiasmo, una continua avvincente scoperta che è mossa da un motore
centrale che è la nostra espressione. Esprimere noi stessi è infatti il fulcro
di questa vita.
Tra i banchi di scuola, la famiglia, gli amici, la società
poi il mondo del lavoro e così via noi perseguiamo sempre lo stesso obiettivo: esprimerci,
ovvero crescere e formare la nostra personalità e la nostra persona poi trovare
i modi migliori per manifestarle attraverso i canali che la vita ci offre.
Molti hanno perso di vista questo elemento e invece di
vivere purtroppo semplicemente esistono, ovvero si fanno trasportare dagli
eventi e circostanze come una barca tra i flutti del mare. Può sembrare a volte
comodo, meno impegnativo perché ci si espone meno ma invece è un percorso molto
rischioso. Il pericolo è quello di vivere in modo passivo, senza coinvolgimento
e quindi ad un certo punto smettere di avvertire quel profumo di novità e vivacità
che la vita dovrebbe stimolare in noi.
Quando invece approdiamo a Rastafari scopriamo che la vita è
la più grande ricchezza che noi esseri umani abbiamo.
Facile da dire… potremmo pensare, sembra una frase fatta.
La novità è che nella Livity Rastafari non impariamo a
capire questa frase ma invece ci incamminiamo lungo un percorso per “farne
esperienza” che è cosa ben diversa dal comprendere con la mente.
Per celebrare la vita non basta infatti capire razionalmente
che essa è una cosa grande, bella e preziosa ma dobbiamo invece diventare
studenti per imparare ad assaporare in maniera presente e consapevole ogni
momento.
Per dirla in modo semplice, per vivere in Rastafari dobbiamo
re-imparare come si vive.
È scritto infatti che chi ha orecchie per intendere intenda
e chi ha occhi per vedere veda, ma allora cosa dobbiamo vedere e udire?
Dobbiamo imparare a riconoscere la meraviglia e la bellezza
che sono alla base di questa esistenza e udire la piacevole sinfonia degli
eventi che ne arricchiscono il manto. Dobbiamo essere curiosi e innamorati di questa
Creazione e di ciò che ci accade, dobbiamo circondarci di esperienze semplici
per riscoprire la grandiosità del “semplicemente vivere”, fermarci e assaporare
quell’attimo che è in realtà tutto ciò che abbiamo.
Alcune persone arrivano a questa consapevolezza purtroppo in
circostanze difficili, dopo una malattia, o dopo la perdita di una persona cara
o un evento traumatico, allora sono portati a rivalutare tutto ciò che prima
davano per scontato e iniziano a percepire il vero senso di questa esistenza.
Non dobbiamo però necessariamente arrivare ad un evento così
complesso o tragico per imparare a celebrare la vita, possiamo iniziare
esattamente qui dove siamo così da non perdere ulteriore tempo nella “sonnolenza
di babylon” ma approdare a quello che è il nostro diritto di nascita ovvero il
risveglio e la celebrazione della vita.
Non c’è tempo da perdere, iniziamo subito…non dobbiamo
scappare a vivere in cima ad una montagna o in un paesaggio perfetto, non
dobbiamo aver letto mille libri o capito tutti i misteri dell’esistenza.
Dobbiamo semplicemente essere.
Prendiamoci del tempo per essere consapevoli di ciò che viviamo
e di come lo viviamo, assaporiamo il momento presente perché esso contiene
tutto ciò di cui abbiamo bisogno, tutte le meraviglie, tutto l’insegnamento, il
calore e la freschezza allo stesso istante, la profondità e la leggerezza
insieme, la conoscenza e la bellezza di non sapere, la forza e la debolezza, le
potenzialità da sfruttare e i nostri piani da mettere in atto, le nostre
visioni, i nostri progetti ma soprattutto il nostro esserci, vivere, essere
presenti e felici di essere qui.
Quando facciamo ciò allora avvertiamo che questa stessa vita
è il miracolo e che noi ne siamo parte ventiquattro ore al giorno.
Ci viene da sorridere o forse da piangere, da cantare o da
restare in silenzio e semplicemente ascoltare l’impercettibile suono mistico dell’Universo,
le reazioni possono cambiare a seconda delle diverse persone ma una cosa è sicuramente
comune a tutti: la sensazione di novità e freschezza in cui tutto sembra essere
più chiaro.
Ecco che riscopriamo di essere in realtà perdutamente
innamorati per questa vita e di volerla celebrare tutti i giorni della nostra
esistenza.
Perfect Love