martedì 1 novembre 2016

alla vigilia dell'Incoronazione: invitati alla gioia




Itesful Ises nella Casa di Haile Selassie Primo.
Nella vigilia dell'anniversario della Santa Incoronazione a King Of kings, I n I medita sul significato che ogni singolo aspetto di questo avvenimento senza eguali porta con sè.

Il 2 novembre la famiglia internazionale festeggerà ed innalzerà canti al Creatore perché le visioni dei profeti sono state manifestate e le loro parole esaudite. Il germoglio di Davide è sbocciato per  accompagnare l'umanità in questa nuova fase in cui l'uomo e Dio devono ricongiungersi al fine di governare questa Creazione secondo rettitudine, giustizia e soprattutto amore regale.

Ecco in queste ore che precedono l'Incoronazione, I n I medita su quell' evento che rivoluzionò le sorti del mondo intero cercando di penetrarne i significati e gli insegnamenti.
Ciò su cui I n I deve soffermarsi è che l'Incoronazione fu un avvenimento profetico senza precedenti e la sua partecipazione fu impressionante, tra ospiti ufficiali, invitati e  popolo etiope moltissime persone accorsero. Mesi e mesi di preparazione per rinnovare la città di Addis Ababa e per organizzare le funzioni e le cerimonie.
Come ogni evento cerimoniale ebbe degli invitati.

Ebbene questa è la meditazione.
Migliaia di persone da tutto il Paese accorsero per quel giorno, dodici nazioni furono invitate nelle persone dei loro rappresentanti.
Queste persone viaggiarono per essere presenti e portare doni.
Nella Livity Rastafari I n I deve considerarsi invitato a prendere parte alla cerimonia.
Potrà sembrare strano ma noi siamo parte della lista di persone chiamate ad assistere a questo evento. Come al tempo furono invitati i Ras della nazione, così ora I n I è chiamato ad assistere spiritualmente a questo gioioso momento. Nello spirito e nel corpo infatti I n I è coinvolto nella celebrazione del Re dei Re come sovrano unto da Dio, ovvero il Cristo nero, Messia di Davide.

Ma cosa significa essere chiamati ad essere invitati?
Cerchiamo in noi stessi e osserviamo l'evolversi degli eventi per comprendere il senso di questa chiamata. Quando I n I abbraccia la Livity Rastafari lo fa perché è esortato ad un nuovo modo di vivere, lasciandosi alle spalle i modelli errato e distorti di babylon, entra in un sistema di consapevolezza in cui pratica di vita e spiritualità sono in perfetta coesione e infatti si autoalimentano.
I n I allora comincia a vivere sapendo di avere Haile Selassie Primo come base e vertice di questa Creazione, rimodellando i parametri vitali e di coscienza sullo stampo della Livity e sul risveglio di consapevolezza che offre nuovo colore ad ogni esperienza a di vita.
È proprio questo intimo risveglio che dal profondo è capace di ridestare tutta la nostra esistenza e di conseguenza la Creazione stessa. Ebbene questo risveglio è un movimento spirituale, in alcuni un placido e graduale spostamento in altri un irruento terremoto..in entrambi i casi è un fenomeno che ci attrae magneticamente grazie alla percezione di una forte gioia, di un senso di centratura, di completezza ed appartenenza, di arricchimento e elevazione, di consolazione e redenzione, lucidità e chiarezza.

Ecco queste gioiose qualità sono tutte legate ad un comune denominatore che è il senso di elezione.
Il sentimento di essere stati scelti dal Creatore e dalla vita ad intraprendere un cammino spirituale che ci porterà a vivere più felicemente è più pienamente di come prima facevamo.
Un grande clima di soddisfazione ci invade e soprattutto non riusciamo a trovare parole per rendere grazie per l'opportunità che ci è stata concessa.
Ecco che ci sentiamo di essere stati scelti, o meglio invitati a partecipare a questo disegno luminoso che è il Regno di Dio in terra annunciandoLo come Re d Messia. Proprio come coloro che ricevettero l'invito per quel 2 novembre di ottantasei anni fa.
Siamo invitati, chiamati ad essere spettatori e partecipi del grande evento.
Infatti non soltanto guardiamo ma allo stesso tempo partecipiamo, nessuna cerimonia infatti potrebbe avere luogo senza gli invitati. Dobbiamo meditare, gioire e rendere grazie perché ci è stata concessa la possibilità di far parte di questa generazione che inneggia al Re divino e vivifica questa Creazione con la propria vocazione e attraverso le proprie azioni.
Non importa da quale luogo della terra o di quale età o ceto sociale, ogni Rastafari consapevole è un invitato all' Incoronazione del Re dei Re e la cerimonia dura per l'eternità.

L'Incoronazione è l'evento che sancisce l' instaurarsi del Messia come sovrano, ovvero il compimento della promessa antica e quindi il riscatto, la redenzione, la salvezza. È il destino dell'umanità che viene affidato al governo del Sovrano più retto ed illuminato della storia, la Luce del mondo che indossa la corona, l'archetipo che diventa definitivo modello per il genere umano.  È quindi la cosa più bella che potesse accadere ai figli di Adamo, la festa mistica in cui i cieli e la terra gioiscono, angeli e uomini sono fratelli nel giubilo.
Ecco cosa diventa l’Incoronazione  per I n I se prendiamo consapevolezza di esserne partecipi.
Quando siamo nella gioia allora siamo invitati, quando siamo nella prova siamo invitati, nella tribolazione e nel riscatto siamo invitati, nella consapevolezza dei nostri destini siamo invitati, nel governo delle nostre vite siamo invitati, nella lotta contro il male siamo invitati, nella proclamazione della regalità del genere umano siamo invitati, nella libertà di mente e corpo siamo invitati, nella vittoria della saggezza sull'ignoranza siamo invitati, nell’abbondanza siamo invitati e anche nella povertà siamo invitati. Ogni momento, ogni attimo ed ogni sguardo possono essere un invito a vivere nella pienezza la nostra fede e le nostre vite nell’armonia e nel rispetto con i nostri cari ed il prossimo.

È la chiamata finale che raduna il resto d’Israele, è la campana che ridesta le nostre vite dal sonno dello spirito che babylon ci tramanda, è la spinta a prendere in mano la propria esistenza e condurla secondo un parametro più alto, divinamente umano, naturalmente regale.
Consideriamoci invitati, vediamo la nostra vita come speciale ed unica..un progetto da realizzare verso la felicità e la giustizia a servizio del bene dell’umanità.

Ottantasei anni fa sotto il caldo sole africano, il popolo d’Etiopia  era invitato come ospite speciale a prendere parte all’evento che avrebbe cambiato il suo destino.
Allo stesso modo noi accorriamo dalle nostre vite per venire a glorificare il Re Divino, ci stringiamo nell’impegno a popolare questa Creazione con rettitudine e coraggio.

Prepariamo le nostre persone e indossiamo le nostre vesti migliori per onorare l’invito che il King of Kings ci ha esteso.
selah