Itesful Ises nella Casa di Haile Selassie Primo.
Nella vigilia dell'anniversario della Santa Incoronazione a
King Of kings, I n I medita sul significato che ogni singolo aspetto di questo
avvenimento senza eguali porta con sè.
Il 2 novembre la famiglia internazionale festeggerà ed
innalzerà canti al Creatore perché le visioni dei profeti sono state
manifestate e le loro parole esaudite. Il germoglio di Davide è sbocciato
per accompagnare l'umanità in questa nuova fase in cui l'uomo e Dio devono
ricongiungersi al fine di governare questa Creazione secondo rettitudine,
giustizia e soprattutto amore regale.
Ecco in queste ore che precedono l'Incoronazione, I n I
medita su quell' evento che rivoluzionò le sorti del mondo intero cercando di
penetrarne i significati e gli insegnamenti.
Ciò su cui I n I deve soffermarsi è che l'Incoronazione fu un avvenimento profetico senza precedenti e la sua partecipazione fu impressionante, tra ospiti ufficiali, invitati e popolo etiope moltissime persone accorsero. Mesi e mesi di preparazione per rinnovare la città di Addis Ababa e per organizzare le funzioni e le cerimonie.
Ciò su cui I n I deve soffermarsi è che l'Incoronazione fu un avvenimento profetico senza precedenti e la sua partecipazione fu impressionante, tra ospiti ufficiali, invitati e popolo etiope moltissime persone accorsero. Mesi e mesi di preparazione per rinnovare la città di Addis Ababa e per organizzare le funzioni e le cerimonie.
Come ogni evento cerimoniale ebbe degli invitati.
Ebbene questa è la meditazione.
Migliaia di persone da tutto il Paese accorsero per quel giorno,
dodici nazioni furono invitate nelle persone dei loro rappresentanti.
Queste persone viaggiarono per essere presenti e portare doni.
Queste persone viaggiarono per essere presenti e portare doni.
Nella Livity Rastafari I n I deve considerarsi invitato a
prendere parte alla cerimonia.
Potrà sembrare strano ma noi siamo parte della lista di
persone chiamate ad assistere a questo evento. Come al tempo furono invitati i
Ras della nazione, così ora I n I è chiamato ad assistere spiritualmente a
questo gioioso momento. Nello spirito e nel corpo infatti I n I è coinvolto
nella celebrazione del Re dei Re come sovrano unto da Dio, ovvero il Cristo
nero, Messia di Davide.
Ma cosa significa essere chiamati ad essere invitati?
Cerchiamo in noi stessi e osserviamo l'evolversi degli
eventi per comprendere il senso di questa chiamata. Quando I n I abbraccia la
Livity Rastafari lo fa perché è esortato ad un nuovo modo di vivere,
lasciandosi alle spalle i modelli errato e distorti di babylon, entra in un
sistema di consapevolezza in cui pratica di vita e spiritualità sono in
perfetta coesione e infatti si autoalimentano.
I n I allora comincia a vivere sapendo di avere Haile
Selassie Primo come base e vertice di questa Creazione, rimodellando i
parametri vitali e di coscienza sullo stampo della Livity e sul risveglio di
consapevolezza che offre nuovo colore ad ogni esperienza a di vita.
È proprio questo intimo risveglio che dal profondo è capace
di ridestare tutta la nostra esistenza e di conseguenza la Creazione stessa.
Ebbene questo risveglio è un movimento spirituale, in alcuni un placido e
graduale spostamento in altri un irruento terremoto..in entrambi i casi è un
fenomeno che ci attrae magneticamente grazie alla percezione di una forte
gioia, di un senso di centratura, di completezza ed appartenenza, di
arricchimento e elevazione, di consolazione e redenzione, lucidità e chiarezza.
Ecco queste gioiose qualità sono tutte legate ad un comune
denominatore che è il senso di elezione.
Il sentimento di essere stati scelti dal Creatore e dalla
vita ad intraprendere un cammino spirituale che ci porterà a vivere più
felicemente è più pienamente di come prima facevamo.
Un grande clima di soddisfazione ci invade e soprattutto non
riusciamo a trovare parole per rendere grazie per l'opportunità che ci è stata
concessa.
Ecco che ci sentiamo di essere stati scelti, o meglio
invitati a partecipare a questo disegno luminoso che è il Regno di Dio in terra
annunciandoLo come Re d Messia. Proprio come coloro che ricevettero l'invito
per quel 2 novembre di ottantasei anni fa.
Siamo invitati, chiamati ad essere spettatori e partecipi
del grande evento.
Infatti non soltanto guardiamo ma allo stesso tempo
partecipiamo, nessuna cerimonia infatti potrebbe avere luogo senza gli
invitati. Dobbiamo meditare, gioire e rendere grazie perché ci è stata concessa
la possibilità di far parte di questa generazione che inneggia al Re divino e
vivifica questa Creazione con la propria vocazione e attraverso le proprie
azioni.
Non importa da quale luogo della terra o di quale età o ceto
sociale, ogni Rastafari consapevole è un invitato all' Incoronazione del Re dei
Re e la cerimonia dura per l'eternità.
L'Incoronazione è l'evento che sancisce l' instaurarsi del
Messia come sovrano, ovvero il compimento della promessa antica e quindi il
riscatto, la redenzione, la salvezza. È il destino dell'umanità che viene
affidato al governo del Sovrano più retto ed illuminato della storia, la Luce
del mondo che indossa la corona, l'archetipo che diventa definitivo modello per
il genere umano. È quindi la cosa più bella che potesse accadere ai figli
di Adamo, la festa mistica in cui i cieli e la terra gioiscono, angeli e uomini
sono fratelli nel giubilo.
Ecco cosa diventa l’Incoronazione per I n I se prendiamo consapevolezza di
esserne partecipi.
Quando siamo nella gioia allora siamo invitati, quando siamo
nella prova siamo invitati, nella tribolazione e nel riscatto siamo invitati,
nella consapevolezza dei nostri destini siamo invitati, nel governo delle
nostre vite siamo invitati, nella lotta contro il male siamo invitati, nella
proclamazione della regalità del genere umano siamo invitati, nella libertà di
mente e corpo siamo invitati, nella vittoria della saggezza sull'ignoranza
siamo invitati, nell’abbondanza siamo invitati e anche nella povertà siamo
invitati. Ogni momento, ogni attimo ed ogni sguardo possono essere un invito a
vivere nella pienezza la nostra fede e le nostre vite nell’armonia e nel
rispetto con i nostri cari ed il prossimo.
È la chiamata finale che raduna il resto d’Israele, è la
campana che ridesta le nostre vite dal sonno dello spirito che babylon ci
tramanda, è la spinta a prendere in mano la propria esistenza e condurla
secondo un parametro più alto, divinamente umano, naturalmente regale.
Consideriamoci invitati, vediamo la nostra vita come
speciale ed unica..un progetto da realizzare verso la felicità e la giustizia a
servizio del bene dell’umanità.
Ottantasei anni fa sotto il caldo sole africano, il popolo
d’Etiopia era invitato come ospite
speciale a prendere parte all’evento che avrebbe cambiato il suo destino.
Allo stesso modo noi accorriamo dalle nostre vite per venire
a glorificare il Re Divino, ci stringiamo nell’impegno a popolare questa
Creazione con rettitudine e coraggio.
Prepariamo le nostre persone e indossiamo le nostre vesti
migliori per onorare l’invito che il King of Kings ci ha esteso.
selah