Greetings,
Love and Life in the Most Holy and Precious Name of Qadamawi Haile Selassie.
Iniziamo il sabato nella consapevolezza che un’altra
settimana è passata ed è il momento per onorare il Creatore dentro e fuori di
noi. È il giorno del riposo dagli affanni, del distacco dalla schiavitù dello
stress, del digiuno dal conflitto e dall’incertezza… ci impegniamo durante
questo sabato affinchè poi tutte le nostre vite diventino un continuo sabato di
grazia spirituale.
È una pratica.
È un esercizio.
Nulla accade e resta per sempre nel mondo degli uomini, le
cose brutte passano ed il tempo risana le ferite, ma anche le cose belle se non
coltivate e curate potrebbero perdere la loro bellezza, come un fiore che
finito il suo periodo perde la sua fragranza.
Ebbene questo è uno
dei più grandi motivi di dolore dell’essere umano. La paura di perdere ciò che
di buono si ha. Ma ciò che è timore ed insicurezza per l’uomo, la Livity
Rastafari è capace di trasformare in un’occasione
di crescita verso la salvezza e la stabilità.
Ecco perché il Signore, che è il Dio della vita, quindi del
bene e della vittoria, ci concede il Sabato. Perché questo giorno ci porta ad
esercitarci nel coltivare. Coltivare cosa?
Noi stessi.
Ovvero la presenza divina all’interno di ognuno di noi.
Quella parte che dimora in ogni essere umano che è potenzialmente divino ed
illuminato ma che poi soltanto alcuni decidono o sentono di coltivare per far
crescere. È il seme mai piantato ma sempre esistito nel terreno delle nostre
persone, è la vita prima che avessimo vita, il nome prima che avessimo nome, il
nostro soffio vitale prima che imparassimo a respirare, la nostra storia che
già vivevamo prima di entrare nel mondo, la nostra dimora prima che
camminassimo nelle terre dei mortali, il nostro ‘io’ prima di essere generati dalla
gioia delle nostre madri, l’Everliving I, Haile Selassie I!!!
Attraverso la coltivazione del nostro “I”, ovvero il nucleo
divino che esiste in noi e che è la fonte di ogni scintilla vitale che il
nostro organismo esprime, Ian I può invertire il ciclo di dolore ed incertezza
che affligge alcuni aspetti delle nostre vite; prendendoci cura del fuoco che
arde all’interno del nostro tempio facciamo sì che il nostro “I” risani tutti i
mali che ci disturbano rendendoci liberi di costruire la realtà intorno a noi
secondo i parametri divini di pace, serenità, giustizia, consapevolezza,
equilibrio ma soprattutto amore incondizionato ed invincibile.
Infatti l’ “I” ha anche la capacità di guarire.
Da decenni ormai Ian I Rastafari proclama che la cura dei
nostri mali è dentro di noi, oggi a distanza di tempo anche la scienza sta
finalmente arrivando alla stessa conclusione. Ecco coltivando la nostra
spiritualità, esercitandoci a rimanere nel nostro “I” attraverso azioni
consapevoli e uno stato mentale divino, offriamo al nostro organismo la possibilità
di mantenere la salute ed il benessere psico-fisico.
Ecco che il Sabato ci offre la possibilità di invertire la
rotta, uscendo dall’Egitto delle schiavitù delle nostre abitudini che non ci
piacciono ed incamminandoci verso la Terra Promessa dove il nostro Io cammina e
vive con l’Io del Creatore Supremo e passiamo così da “I” alla condizione di “
Ian I”.
Torniamo alla nostra condizione originaria di genere umano
così avvolto dalla grazia da fare invidia persino agli angeli del Cielo.
Non è un viaggio astratto lontano dalla realtà ma anzi
esattamente l’opposto, è il cammino che ci porta a vedere quanto questa realtà
sia già così divina e piena di grazia ma che purtroppo, a causa delle nostre
percezioni erronee e della nostra inclinazione a seguire emozioni sbagliate,
rendiamo noi stessi una realtà falsata e distorta. Ecco perché la Livity
Rastafari è il cammino verso la totale liberazione. Perché se a causa della
nostra condotta noi stessi sporchiamo la realtà rendendola difficile e talvolta
dolorosa, allora soltanto attraverso la nostra condotta potremmo ripulirla ed
elevarla ad uno stato più libero, dignitoso e soprattutto felice. La Livity è la condotta dell’uomo naturale che
è per natura divino, sano e completo. La Livity è la possibilità offerta dal
Creatore all’uomo che vuole tornare a casa lasciando la terra di esilio e di
prigionia che è la nostra incompletezza e quindi schiavitù, da noi stessi prima
e dal sistema poi.
Capiamo quindi perchè in questo giorno del Sabato Ian I può soltanto rendere
grazie per la Presenza di Haile Selassie che con il Suo modello ed esempio ha
offerto ad Ian I una possibilità di riscatto dalle inquietudini del nostro uomo
vecchio mostrandoci la via per l’uomo nuovo.
Haile Selassie Primo è infatti lo stampo perfetto su cui
quest’umanità deve modellarsi. Ian I non riesce a contenere la gioia che porta
il solo fatto che Egli abbia toccato questa terra!
Il Creatore per mezzo del Quale tutto fu creato è tornato
come Archetipo dell’Uomo Naturale che in ogni istante sconfigge il male
stendendo il tappeto purpureo del bene.. in ogni istante ed in ogni luogo!
È la manifestazione più perfetta che Dio poteva assumere per
realmente redimere il genere umano portandolo verso la salvezza.
Questo perché Haile Selassie Primo in ogni momento della Sua
venuta terrena ha manifestato la potenza divina senza compromesso e senza
distorsione. Egli non è venuto come un maestro asceta che distaccato dal mondo
si occupa solo di affari spirituali… nulla in contrario a e massimo rispetto a
chi segue questa strada ma il Creatore è capace di più: Egli è venuto nel mondo
occupandosi di innumerevoli affari delicatissimi e complessi, faccende
politiche, economiche addirittura militari svolgendo tutto però con la Potenza
Divina ovvero nella perfetta unità di mente corpo e spirito secondo la via del
Cristo, rendendo tutti gli aspetti della vita umana santi e benedetti.
Ecco la grande gioia, ecco la grande illuminazione che il
genere umano attendeva.
Il Messia che potesse restare santo anche occupandosi di
faccende terrene senza perdere l’equilibrio ma anzi santificando ciò che l’essere
umano ha corrotto e reso motivo di decadenza (pensiamo al denaro, alla guerra,
alla politica ecc ecc).
Non è forse questa la dimostrazione ultima e definitiva che sia
possibile su questa terra, qui ed ora, vivere il regno di Dio?
selah