sabato 31 dicembre 2016

Rastafari, una vita dedicata alla vita



Praises and Glory unto the King of Kings Haile Selassie the First.
Nella Livity Rastafari Ian’I sceglie una vita dedicata alla Vita.

Ian’I percorre le strade di questa Creazione nella continua attenzione e consapevolezza dell’attimo vitale che costantemente esiste e si manifesta da prima ancora che questa terra e questo cielo fossero creati. Molti non capiscono e scetticamente ci guardano con incredulità … ma chi lo sente lo sa e ciò che è nascosto ai saggi e sapienti viene rivelato ai bambini e lattanti.
Ecco Ian’I Rastafari siamo come antichi bambini di questa nuova Creazione.
Con l’umiltà e la freschezza di un bambino guardiamo il mondo come se fosse sempre nuovo, istintivamente consapevoli che oggi  sarà meglio di domani, senza preoccuparci di cose inutili che appesantiscono la freschezza e spontaneità della vita.
Siamo anche antichi, in quanto viviamo secondo un codice di vita che è prima dei giorni dell’uomo e che si riconnette direttamente alla fonte primaria di vita, il Creatore in persona. La nostra antichità non è arretratezza ma anzi saggezza che accoglie ogni cambiamento ed evoluzione con maturità e creatività, così come il King of Kings ha evoluto l’Etiopia ed il mondo intero secondo il Suo spirito, anticamente saggio e progressista allo stesso tempo.
Ian’I Rastafari cresce ed invecchia al fine di tornare bambini perché dei bambini è il Regno dei Cieli e il fondamento essenziale alla base della nostra missione qui su questa terra è di celebrare la vita.

Dedichiamo infatti la vita alla vita.

Come l’Incient Priest Itootu dichiara: “La Repatriation più importante non è lo spostamento da una terra all’altra ma è la Repatriation nella vita eterna (Life Ever Living). Ciò significa che vinci la morte.  La prima missione che Dio ci affida è instaurae il nome di HIM come datore di vita e conquistatore di morte ed inferno, di debolezza e malattia.”

In linea con la nostra tradizione biblica che risale a migliaia di anni fa, Ian’I Rastafari è il compimento della Livity che ha inizio con i Patriarchi dell’Antico Testamento.
Infatti Ian’I Rastafari viene in questo tempo per compiere e non per abolire, la legge e i profeti così come la prima venuta del Cristo sono tutti parte della nostra storia, Livity ed indentità. Ian’I Rastafari era già presente quando Adamo ed Eva camminavano alla presenza dell’Altissimo senza vergogna, quando Melchizedek benediva Abramo, quando Mosè sceglieva di rinunciare alla sua famiglia adottiva per tornare alle sue radici.
Ian’I Rastafari è stato presente in ogni attimo della Rivelazione biblica ma solo nel ventesimo secolo si è potuto manifestare perché il tempo era pronto affinchè l’umanità imparasse a vivere la vita secondi i canoni divini.

Nell’Antico Testamento infatti si offriva un sacrificio animale sull’altare al fine di onorare Dio e ricevere la Sua benedizione, quindi si offriva una vita per benedire la propria vita. Bisognava passare per la morte per onorare la vita.  Tramite il sangue di un animale si purificava la propria persona e si chiedeva la grazia dell’Altissimo.
Andando avanti nelle pagine delle Scritture vediamo che nel Nuovo Testamento la Persona divina di Iyasos Krestos viene offerta in sacrificio per redimere l’umanità attraverso la risurrezione. Il Cristo infatti, in accordo con le profezie, sarebbe dovuto morire, scendere agli inferi e poi nel terzo giorno risorgere per liberare l’umanità dallo spettro della morte. Lui stesso infatti ci dice :”Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere” (Gv2,19) proprio perché avrebbero dovuto uccidere il Cristo, seppellire il Suo corpo e poi Egli sarebbe risorto dopo tre giorni come vincitore dalla morte, aprendo la strada all’umanità verso la vita eterna, rendendo quindi  gli uomini capaci di vincere la morte in Cristo.

Con Rastafari si porta a perfezione universale questa evoluzione.

Ian’I Rastafari non sacrifica animali né si offre in sacrificio per ottenere la vita in quanto Rastafari è la generazione della vita senza fine, Ian’I siamo sacerdoti della linfa vitale che mai smette di fluire. Questo perché siamo i figli di Haile Selassie Primo che non è passato per la morte in quanto questa non ha più potere su di Lui e, se Ian’I vive in Lui, essa non avrà potere nemmeno su di noi.
Il mistero della Rivelazione infatti si compie con la venuta di Haile Selassie Primo che, essendo il Cristo tornato nei Suoi caratteri regali, non deve più passare per la morte per vivere per sempre perché Egli ha già vinto la morte sul Calvario. Egli è già salito in croce e da questa è sceso trionfante.
Quindi il Cristo non sarebbe dovuto/potuto morire una seconda volta… infatti Haile Selassie è semplicemente scomparso alla nostra vista, Egli si è semplicemente “tolto” dalla scena quando i tempi si sono compiuti. La morte non ha mai intaccato la Sua Persona.
Infatti non sono mai stati trovati i suoi resti, nessun corpo, né ossa. Perché Egli è l’Everliving God of Israel e nessuna tomba avrebbe mai potuto contenere l’Onnipotente, Egli è la vita che scorre e la Potenza della Santissima Trinità che scuote l’Universo con il Word Sound and Power, ieri oggi e per sempre.

Babylon ha cercato di deviare il mondo annunciando che Haile Selassie Primo fosse morto e sepolto. Come sempre, babylon può soltanto creare menzogne e nient’altro. Addirittura il nostro Re  Haile Selassie Primo, nell’ arco di diverso decenni, ha ricevuto ben tre funerali, è infatti l’unico uomo nella storia ad aver ricevuto tre cerimonie funebri… nessun altro sulla faccia della terra ha mai ricevuto tale trattamento! Il bello è che ognuna di queste tre funzioni era totalmente inutile ed artificiosa in quanto la tomba era sempre vuota!! Questa è l’ironia dell’Onnipotente che ride dall’alto osservando le donne piangere su una tomba vuota mentre i Rastafari nel tabernacolo cantano “Selassie Lives!!”, mentre babylon piange il nostro Dio, Ian’I ride e gioisce nella consapevolezza che nessuno mai potrà uccidere Colui che ha vinto la morte e che concede la vita eterna a coloro che lo seguono.

Ecco quindi che Ian’I Rastafari siamo sacerdoti della vita, dedichiamo la nostra vita per onorare la vita, viviamo per vivere e non per esistere, esercitiamo la nostra facoltà essenziale e primaria che è la vita stessa.

Nella Livity Rastafari pratichiamo la preghiera, ma andiamo oltre:  vivere infatti è il compimento di qualsiasi preghiera, ricerchiamo la vita vissuta nella comunione con l’Onnipotente che è la forma di preghiera più completa ed universale. Ian’I siamo  su questa terra per risuonare sulle frequenze della vita che nutre questa Creazione, apriamo gli occhi sapendo che abbiamo la vita e la impiegheremo per ottimizzare la nostra persona e ciò che ci sta intorno, Ian’I celebra ogni momento ed ogni respiro  come una preghiera vivente all’Altissimo.
Ian’I mette i piedi su questa terra manifestando una dichiarazione di vita, di felicità, di ribellione al sistema corrotto di babylon e soprattutto di celebrazione di ciò che è buono e vitale. Questo ci rende collaboratori dell’Onnipotente, messaggeri di una luminosa alternativa alla tristezza e scura pesantezza che coprono i cuori di molti.
Ian’I viene su questo mondo per vivere, la nostra vita è l’arma che usiamo per combattere il male. Come le stelle brillano e rischiarano la notte così la presenza di Ian’I Rastafari puà rendere le tenebre luninmose, può mutare dolore in gioia e la morte in vita. Le persone spesso sottovalutano ciò di cui la vita sia capace, ma Ian’I Rastafari osserva la pienezza e non la parzialità, abbiamo imparato che questa vita porta con sé una forza inspiegabile ed è capace di manifestare miracoli e meraviglie, tramite la vita possiamo modificare il corso del destino e modellare quest’umanità.
Essa è il più bel regalo che possiamo concederci e allo stesso tempo il regalo migliore che possiamo offrire all’Onnipotente e al nostro prossimo. Nella vita ogni scienza ed ogni pratica sono riassunte, ogni saggezza ed ogni preghiera sono racchiuse nel vivere, è il nostro canto più alto e il nostro salmo più dolce.
L’opera più bella che il Creatore ha voluto condividere con noi.
Love the life you live and live the life you love.
Selah