Ises and
Glory unto His Imperial Majesty in questo giorno del Sabato.
E nel riposo
del corpo e nel digiuno dagli affari mondani che Ian’I può dimorare nello
spazio rigenerativo che il Padre riserva a noi per crescere e dare frutto a
giusto tempo.
Rigenerando
la nostra psiche e il nostro spirito torneremo a dare il meglio nel nostro lavoro
e nelle nostre missioni di vita. È infatti una gioia avere impegni e
occupazioni sane nella vita, avere motivazioni ed obiettivi che ci spingono ad
uscire dal letto la mattina con un senso di impegno verso le nostre esistenze e
questo mondo in generale. Lavorare è una cosa santa, ma deve essere equilibrata
con il giusto riposo per eliminare stanchezza e ritrovare la centratura che ci
permette di dare il meglio.
È anche
importante fermarsi per riuscire a gioire e rendere grazie per ciò che stiamo
vivendo.
Ecco che il Sabato ci concede l’opportunità per tornare alla nostra casa,
ovvero quel luogo in cui dimoriamo in comunione con il King e siamo apertamente
consapevoli, i nostri sensi sono lucidi ed affilati, la nostra persona è
bilanciata tra cielo e terra, ci sentiamo riposati ma allo stesso tempo attivi
e soprattutto vivi e vitali.
In questo
luogo che chiamiamo la nostra casa Ian’I può fare esperienza di vera gioia e
letizia.
Questa gioia
deriva dal fatto che Ian’ I è il compimento delle antichissime profezie in
questo tempo, e di questo abbiamo prova osservando i segni del tempo.
Ian’I
Rastafari, senza differenza di nazione o discendenza, deriva dalla generazione
dei progenitori, dei primi uomini che vivevano in comunione e presenza di Dio.
Ian’I ha superato
ogni linea genealogica, abbandonando terra e nazione di provenienza in quanto
appartenenti alla nuova nazione della Nuova Creazione. Questa nazione ha rinnovato
la sua vecchia identità nella presenza di His Imperial Majesty divenendo così
membri di una nuova razza. Ed ecco che allora tra Ian’I non esiste più greco né
giudeo ma soltanto un unico corpo nel Black Christ in flesh, His Imperial
Majesty Haile Selassie The First.
La persona
divina del King ha infatti il potere di creare un unico popolo laddove prima c’erano
molte discendenze, ha la capacità di creare un’unica cultura mondiale che
trascende il background educativo di ciascun essere umano per unirci nell’unica
e divina missione di riportare questa Creazione alla sua verità creazionale.
La verità
creazionale è la condizione originaria in cui questa Creazione e le sue creature
sono state create, in cui ogni angolo del creato è manifestazione di verità in
quanto riflette direttamente l’immagine del Creatore senza infiltrazione del
male.
Questa condizione è lo stadio di partenza dell’opera divina ma è allo stesso
tempo il punto di arrivo, il luogo morale, fisico e spirituale in cui l’uomo
vive in uno stato illuminato in coesione/comunione con la potenza divina del
Creatore.
Lo stadio
che Ian’I chiama il futuro originale.
Ian’I da
sempre dichiara “thruths and rights” ovvero verità e giustizia, perché il
Governo del Cristo è la manifestazione dello stato originario e vero del bene.
Questa era
la promessa dei profeti, che la venuta del Cristo avrebbe avuto la capacità di
riconsegnare l’umanità al suo stato originale che la nostra tradizione chiama
appunto una verità.
Verità in
quanto questo stato è direttamente connesso al Creatore e si appoggia sulle Sue
leggi e dinamiche che sono perfettamente benevole e quindi vere.
Il male
infatti è l’opposto della verità, esso è una distorsione quindi un inganno, è
una menzogna perché altera ciò che il bene è. Il male è la più grande bugia
dell’umanità. Il male mente ai cuori e alle menti prima che alle bocche, il
male è la causa e l’effetto delle nostre cattive percezioni che ci portano alle
cattive azioni.
La maggior
parte dei problemi del genere umano sono causati dalla percezioni erronee che
sono come delle menzogne generate dalla nostra mente e purtroppo altamente
contagiose e con un’altissima capacità distruttiva, individuale e comunitaria.
Queste percezioni erronee sono opposte alla verità, quindi delle falsità.
Perseguendo
attraverso la pratica costante, lo zelo e soprattutto l’affidamento al
Creatore, Ian’I Rastafari cammina verso questa verità. La grande gioia è che
questa condizione non esiste in un'altra vita o in un altro pianeta
sovrannaturale, neanche in uno stato psicologico artificiale o in una
dimensione parallela bensì esiste qui ed ora nella realtà ed è potenzialmente
sempre possibile accedervi.
Lavorando incessantemente
nella pratica di vita Rastafari Ian’I può una ad una scardinare e sradicare
queste falsità per poter camminare liberi verso la verità creazionale che Haile
Selassie The First ci mostra in fatti concreti.
Il mondo è infatti
rimasto a bocca aperta durante il regno di Sua Maestà: attraverso il suo
esempio egli ha iniziato la rigenerazione dell’umanità, potenzialmente aperta a
tutti, verso una condizione più illuminata e soprattutto interconnessa,
consapevole di essere presente su questo pianeta per svolgere una missione
vitale, ovvero perseguire il benessere dell’essere umano.
Ian’I generazione
Nyah BInghi ha infatti intrapreso una strada di vita che mira alla liberazione
da queste catene di falsità che rendono l’uomo infelice e violento contro di sé
e contro il prossimo. Ian’I ha alzato la bandiera e gettato il pettine, ha
rinunciato agli specchietti per allodole di babylon e alla sue false promesse
che sono in realtà inganni e quindi bugie.
Ian’I ha
dovuto destarsi dal sonno per intraprendere un viaggio, è dovuto tornare al nostro stato originario
prima del grembo di nostra madre in cui Ian’I dimorava nella Potenza del
Creatore per poter capire che è la verità la base dell’universo e il bene il
vero fine della Creazione tutta.
Allora Ian’I ha continuato ed è dovuto andare
prima dell’uomo e prima della creazione dei mostri marini e anche delle piante,
per poter sedersi ed osservare nel silenzio
che era lo Spirito del Signore che aleggiava sulle acque e quello Spirito
era vero, infatti era la verità per eccellenza, la vita divina, il nucleo del
bene che ha come caratteristica inscindibile la verità .
A quel punto Ian’I ha
dovuto scegliere se continuare a dimorare nel rugginoso inganno di babylon o se
sbocciare come fiore nuovo sotto la rugiada del mattino.
Ebbene Ian’I
ha scelto di voler sorgere e risorgere nel mattino fresco e limpido, di voler
paralizzare la falsità e distruggerla senza conflitto, ma semplicemente essendo
veri, originari, naturali, prima del tempo e senza fine.
selah