Chi non ha
mai provato la sensazione di essere avvinghiati da problemi e difficoltà?
Chi
può dire di non aver mai avvertito la sensazione che il terreno si sgretoli da
sotto i suoi piedi, e di fluttuare nel pieno di tristezza e scoraggiamento,
vedendo le cose avvolte da un velo scuro di sfiducia?
Tutte queste
emozioni hanno una grande forza negativa e un potenziale purtroppo distruttivo
se non si sa come poterle gestire.
Infatti su
questa Creazione (intesa come mondo esterno ma anche interno all’uomo) non
esiste cosa che non possa essere usata per il nostro benessere e per la nostra
crescita. Anche le cose più difficili e dolorose possono essere convertite in
crescita, insegnamento e, dopo un po’ di lavoro, serenità e magari felicità.
Per fare ciò
è necessario conoscere le capacità della nostra persona così da poter essere in
grado di fronteggiare la difficoltà e soprattutto lo scoraggiamento.
Ecco l’essere
umano conserva in sé l’inferno ma anche il paradiso.
Nella nostra
mente siamo in grado di fare esperienza del paradiso ma anche delle profondità
dell’inferno se non utilizziamo bene le facoltà mentali e le opportunità che la
vita ci pone dinanzi. Tutti attraversiamo momenti difficili e questo non ci
rende certo speciali, Bob Marley infatti cantava : “Every man thinks his burden
is the heaviest”, ovvero “ogni uomo pensa che il suo fardello sia il più
pesante”.
Ciò che invece
distingue una persona saggia da un’altra è la capacità di affrontare questi
momenti difficili e di trovare il modo di convertirli in occasione di crescita
e addirittura benessere.
Quando l’uomo
soffre nella tristezza e nello scoraggiamento allora la sua vita e la sua fede
vengono messe alla prova. Ogni prova per
essere superata richiederà una strategia di azione.
Ogni
strategia d’azione è finalizzata ad un obiettivo.
Quindi è
fondamentale per prima cosa individuare quale sia l’obiettivo.
L’obiettivo
è il benessere, sempre e comunque.
Quindi nella
prova l’obiettivo è rimanere saldi e superare questa.
Sofferenza e
tribolazione sono utili soltanto se portano ad una risoluzione e quindi alla
pace.
Per raggiungere
questo obiettivo così ambito è necessario non perderlo d’occhio, perché se
questo accadrà allora le nostre menti si distrarranno, le energie andranno
disperse e cederemo alla perdita del controllo che si manifesterà in emozioni
negative: rabbia, paura, ansia, aggressività ecc. Tenere gli occhi saldi sull’obiettivo
significa rimanere forti in quel momento difficile esercitando la fede viva
nella buona risoluzione della vicenda. In un conflitto il più forte non è
quello che urla di più ma colui che riesce a ricordarsi chi è lui stesso e che
la persona dinanzi non è nient’altro che un essere umano messo alla prova in
quel momento, questo ci aiuterà a prevedere e capire le azioni, le parole e gli
attacchi dell’altro.
Questo non
significa ovviamente accettare passivamente gli attacchi esterni ma rimanere
vigili e non perdere il controllo della propria presenza, perché se quello accade
allora tutto è possibile, violenza e cattiveria risiedono infatti nel cuore
umano e sono sempre pronte a venire a galla.
Ian’I
Rastafari viene su questa terra per vivere e non per morire.
Chi passa la
sua esistenza nella violenza e nella rabbia non si può certo dire che viva. Ian’I
Rastafari ha deciso di lasciare le rive del vecchio
uomo per approdare alle sponde della Nuova
Creazione in cui ogni cosa ha un motivo ed ogni cosa è finalizzata alla gloria
dell’ Onnipotente e alla crescita dell’essere umano, proprio perché “come in
Cielo così in terra”, quindi sta a noi riuscire a rendere questa terra più
vicina al Cielo in quanto questo è il piano divino.
Ian’I Rastafari
è un popolo messo alla prova perchè in rotta verso la salvezza e la redenzione,
dobbiamo utilizzare ogni momento che abbiamo per ammaestrare le nostre
personalità e le nostre capacità vitali per diventare più forti.
“I miti erediteranno
la terra” è scritto nelle pagine del Libro della Vita.
Ian’I deve
praticare questa strada verso la salvezza in ogni occasione ed in ogni momento,
l’uomo del mondo vede nelle circostanze avverse un attacco alla propria libertà
e felicità e l’opportunità per potersi finalmente lasciare andare a sfogo,
rabbia che vengono giustificati in quanto “quando ci vuole ci vuole…”, allora
via libera all’oscurità, la tempesta arriva e l’orizzonte è soltanto chiuso da
nuvole tristi, scure e minacciose.
L’uomo di
fede invece vede in ogni circostanza una possibilità di crescere, nelle
avversità vede un trampolino per auto migliorarsi e per acquisire una nuova
capacità per risolvere dei nuovi problemi, egli vede i problemi e le insoddisfazioni
come delle nuvole nere che coprono il cielo ma riesce comunque a vedere la luce
del sole che filtra da dietro di esse, resta concentrato su quella luce e
grazie ad essa continua ad illuminare quella vicenda, non aspetta la giustificazione per rabbia e
perdita di controllo. E’ una missione molto difficile, dolorosa e faticosa ma
degna di sforzo in quanto i risultati sono capaci di cambiare il destino
cosmico della persona, ovvero il suo posto in questo universo, spostando i
parametri da sofferenza ed insoddisfazione a serenità, accettazione, ed infine
felicità.
Il messaggio
è non perdere mai la speranza.
Non cedere
alla convinzione che qualcosa di negativo sia più forte di noi, sia che esso
sia rappresentato da un individuo, una vicenda, un problema o addirittura
qualcosa dentro di noi. Ian’I Rastafari discende da una generazione di persone che
hanno imparato a resistere agli attacchi avversi da molto piccoli. Dagli slums
della Jamaica sono iniziate le tribolazioni e le difficoltà…give thanks!!! Ian’I
Rastafari non si piange addosso ma rende graziie per tutte le prove e tutti gli
attacchi che ci sono stati scagliati addosso nei decenni..non è una follia
quella che affermo..infatti tutta questa guerra ci ha permesso di sviluppare un’antica
e profonda saggezza che permette al Movimento di essere oggi forte, reale,
altamente spirituale ma allo stesso tempo concretamente pratico. Tutto ciò lo
dobbiamo alla capacità che gli Ancients ci hanno trasmesso di convertire il
male in bene, tramandandoci così il segreto per la via della felicità qui su
questo pianeta.
Quando Ian’I
Rastafari soffre non è mai solo, quando Ian’I combatte o lotta, non è mai solo.
Con Ian’I combattono, lottano e soffrono tutti gli Ancients e tutti i Rastafari
della terra, tutti i fratelli e le sorelle che si trovano sui continenti o
sulle isole del mare sono con noi in quel momento, quindi non dobbiamo
scoraggiarci perché non siamo abbandonati ma infatti abbiamo una presenza
costante con Ian’I.
Dobbiamo
invece rimanere saldi, esercitare l’overstanding osservando noi stessi in un
momento difficile, cruciale, in cui
potremmo facilmente perdere la rotta e cedere alla tristezza, invece quello è
il momento di far scattare il miracolo ovvero la trasformazione in bene,
decidere di reagire secondo l’insegnamento degli Ancients e non secondo i
pupazzi babilonesi che non fanno altro che cospargere questa Creazione con sale
di infelicità. Gli Ancients sono come gli angeli del Cielo di cui la gente
invoca l’intercessione nelle difficoltà. Ian’I Rastafari non prega per la sola
intercessione ma affinchè noi possiamo applicare la disciplina ed il metodo che
loro ci hanno tramandato.
Ricordiamo
che Rastafari non è una religione ma un Way Of Life..quindi è proprio nella
vita che Ian’I trova i modi per pregare il Creatore. Il momento dell’avversità
è un’occasione di stringersi sempre più vicino ad Egli e ai suoi angeli.
E’ un’ottima
occasione per esercitarci a vedere il Suo volto più chiaro e la Sua presenza
più viva, per praticare quello che le nostre bocche cantano da decenni, ovvero
che il Leone di Judah ha spezzato ogni catena.
È semplice
intonare un canto con una dolce melodia, più difficile è penetrare l’energia e
la forza di quel canto, richiede molto lavoro applicare quell’energia nelle
vicende avverse.
Sforzo,
pratica, concentrazione e prima di tutto fede.
Quella è la
prova del Rastafari, quella è la vera alleanza con l’Onnipotente, la vera vittoria
che procede dalla dura battaglia.
Saggezza e
controllo, preghiera vivente e attiva.
Salvezza qui
ed ora.
Libertà.
Selah