sabato 28 novembre 2015

Jerusalem School Room

Piena devozione per il King of Kings.
Adorazione verso i giardini Della casa Del Padre.

È qui che vogliamo entrare e rimanere. Quando il giorno si manifesta e la luce incomincia ad esaltare I particolari della Creazione allora tutto diventa interessante e stimolante.

La Creazione diventa la nostra lavagna su cui scrivere i salmi di realtà e cancellare il male riducendolo in polvere invisibile.
È quando il giorno sale che la speranza rincuora gli afflitti che ritrovano la forza di andare avanti.
È allora che il bambino manifesta la sua pura energia, naturalmente consapevole che l'esistenza è gioia da vivere. È al mattino che i colori del Creato sono profondi e sinceri e ti fanno sentire avvolto e presente insegnandoti come cosa si avverte a vivere nel Regno dell'Onnipotente.
 Tramite la semplicità impariamo a gestire il difficile, usando la naturalezza troviamo risposta ai più grandi quesiti, cercando dentro di noi diventiamo in grado di osservare gli orizzonti più lontani.

La Livity Rastafari contiene tutto.
Se dimoriamo nella Livity, dalla gioia alle lacrime, dalla parola al silenzio, dalla corsa allo stare immobili.. ogni azione e non azione sono Rastafari. Proprio come persona è potenziale imagine del Creatore.
Nella devozione della Maestà Divina troviamo la forza per trovare il nostro ruolo in questa Creazione, per prendere parte alla nostra parte di eredità che è il Reno dei Cieli dentro e fuori di I n I.
Non demordiamo anzi ritroviamo il nostro coraggio è disperdiamo la paura è le insicurezze..coltiviamo il nostro orto di benedizioni, siamo coloro che devono prendersi cura Del giardino del Re perchè da Lui ci è stato affidato e a Lui dovremo riconsegnarlo un giorno.

Quindi restiamo vigili nella Livity e dedichiamoci ad assorbire la forza del King of Kings perchè la strada che porta a Lui è anche quella che ci offre più gioia.
Non consumiamo pensieri ed energie perchè babylon ci vuole scarichi e fiacchi, non c'è un attimo da perdere..perchè la via Rastafari è la vita eterna e vale la Pena incominciare a viverla da subito.
Non confondiamoci, come fanno  gli scettici, con tante parole fredde che soffocano la vitalità e portano verso il baratro.

Torniamo all'essenziale e dimostriamo che dobbiamo dimenticare tutto ciò che babylon ci ha trasmesso ed entrare nella Jerusalem School Room per studiare le pagine del Libro Della Vita.
Lí dove ogni esperienza è una materia di vita spirituale, dove la storia secolare è il riflesso del disegno divino, dove la corona di grazia è il diploma e la comunione con il King of Kings è la laurea. Dove non vuoi arrivare tardi perchè ogni attimo è un fiume di gioia, dove se studi prendi un voto di felicità, dove non c'è ricreazione e non hai bisogno di mangiare nè bere perchè le parole che impari hanno il sapore più dolce che abbia mai provato.
Dove non c'è campanella perchè il tempo è solo uno strumento per impartire le benedizioni e le prove, dove le interrogazioni sono le tue esperienze di vita ed il registro i segni sul tuo volto. Per compagni hai la razza umana così come il regno animale e vegetale, le verifiche sono molto dure ma la ricompensa è essere vivi.

Forza e visione, fede e affidamento.
Studio, mpegno e costanza, perchè il Rastaman non siede all'ultimo banco.

sabato 17 ottobre 2015

nell'esercizio del risveglio Rastafari



Haile Selassie the First è il vertice dell' angolo della creazione.

Coscienza superiore che eleva l'uomo a livelli più alti di comprensione e impegno morale così come consapevolezza e felicità profusa.



Il fedele Rastafari nella sua profondità e interconnessione è la congiunzione tra mondo visibile ed invisibile..tra credo spirituale e movimento, è funzione fisica.


In Rastafari ritroviamo la applicazione fisica quotidiana delle leggi spirituali.


E' moralità fisica, grandezza, spinta che muove le montagne della comprensione.
Un unico cielo che diventa dimora, un’unica strada che diventa direzione di vita e respiro profondo e riempiente. 



Un altro giorno nell'esperienza di vita vissuta nella pratica del Re dei re, realizzazione del disegno divino che combacia con quello umano.
Forza e costanza sulla strada del Rastafari, figlio della letizia e del dialogo tra cielo e terra..chi lo sente lo sa e nessun libro potrà mai spiegare fino in fondo il rapporto tra uomo e Padre Creatore.

In Rastafari la gioia e la rilassatezza, la lotta ma anche la tregua, la distanza e la vicinanza come fasi di un unico percorso che porta con sè significato e motivazione.
 
Viviamo, dunque, nella pratica e nell'esercizio del risveglio Rastafari e nella connessione spirituale realizzeremo che dentro di noi già esiste il nostro contorno, il nostro contesto, il nostro futuro senza bisogno di pensare ad esso ma semplicemente essendo e vivendo.


In Rastafari la strada della Maestà divina, verso la rettitudine e la giustizia rivelata ai semplici ed umili, verso il risveglio della nuova Creazione che ora ricopre il mondo e giorno dopo giorno si rivela grazie agli uomini che servono lo spirito.

Un unico disegno, senza riserve nè rimpianti, senza sguardi indietro..un unico regno che giorno dopo giorno scopriamo sempre di più, un’ unica gioia e letizia che spinge da dentro verso l'esterno, che modella gli avvenimenti tra le circostanze di vita.


Il Rastafari e' capace di leggere e comprendere l'esistenza che ci circonda, vede con gli occhi del Padre perché costantemente ricerca il suo volto, sale sull'albero per osservare meglio ciò che succede, si muove nella luce perché non teme il chiarore, porta con sè l'alleanza in ogni istante e ogni movimento.


Liberazione fisica e spirituale, genuino divertimento nella vita piena, vivere naturale e connesso.


Risveglio.

Soddisfazione.

Pienezza.

sabato 10 ottobre 2015

Come la pioggia del cielo



Hail The King of kings Emperor Haile Selassie The First.
In questo piovoso sabato autunnale I n I siede dinanzi alla pioggia e contempla il mistero semplice di ogni goccia che cade e tocca il suolo.. piccole meraviglie che nutrono questo pianeta e senza domandarsi nulla svolgono il loro compito naturale.
Una goccia sola non servirebbe a nulla..ma anche mezz’ora di pioggia può salvare un raccolto.
La pioggia è un risultato..umidità, elettricità che si combinano. E’una conseguenza  formata dall'incontr -scontro di più elementi.
Ma essa è anche un inizio, permette ai nuovi semi di schiudersi e germogliare, alle piante già grandi di crescere ancora e maturarsi.

E’ un obiettivo ma è anche un mezzo.

La pioggia è per alcuni una disdetta, per altri una benedizione.
Essa è semplice ma decisa, è acqua che si genera dall'elettricità quindi dal fuoco e su questa terra alimenta i fiumi che poi possono creare elettricità quindi tornare ad essere fuoco.
È Il risultato di aria e umidità, entrambi elementi non tangibili e a volte invisibili che diventano materia liquida e possono poi evolversi in solida se diventano neve. 

La pioggia sa esattamente cosa fare pur non sapendo nulla.

Essa rinnova questa creazione, permette alle genti di nutrirsi.
Costringe tutti almeno una volta ad alzare gli occhi verso il cielo.

Così è I n I Rastafari in questo mondo.
Siamo piccoli uomini e donne che però portiamo con noi un compito più grande, una missione che esiste da sempre e che si è manifestata dalla Genesi, da quando gli elementi si sono combinati e le leggi della natura hanno incominciato a svolgere il loro esercizio. Da quel momento le acque esistono, da quel momento I n I Rastafari esiste.
I n I come la pioggia è un risultato di elementi divini ed umani che si incontrano, ma siamo anche conseguenza di uno scontro tra la consapevolezza del bene e quella del male. Questo combattimento in I n I produce la scelta della Livity che è l'esperienza della vita nel bene profuso..alla ricerca dell'equilibrio attraverso una vita consacrata.
Rastafari è una conseguenza della sofferenza dell'essere umano che nello spirito risorge e sceglie di abitare nella casa dell'Altissimo piuttosto che nelle tende dell'incertezza.

Rastafari è un inizio.
Una nuova origine in cui l'essere umano ha accesso all'esperienza di unione e di consapevolezza per vivere in un modo nuovo ma allo stesso tempo antico, nella gioiosa esperienza di popolare la Nuova Creazione.
Rastafari è la domanda ma anche la risposta, è il mezzo ma anche l'arrivo,la glorificazione del Padre attraverso la gloria dell'essere umano.
Così come la pioggia, I n I irriga e bagna, il lavoro e la pratica Rastafari permettono ai semi piantati dal Creatore nel cuore degli uomini di sbocciare e divenire piante, forse alberi..magari della grandi foreste.

I n I senza chiedere o aspettarsi nulla porta avanti un compito con zelo, proprio come la pioggia che non esige permessi prima di arrivare nè ricompense dopo il suo servizio.

I n I è l'unione di elementi invisibili che diventano visibili, fede, consapevolezza, visione, zelo, gioia..che diventano pratica, esercizio, manifestazione, lavoro, proclamazione..Livity.
I n I nascendo nuovamente in Rastafari sappiamo esattamente cosa fare..ma allo stesso tempo non sappiamo assolutamente nulla perchè pratichiamo e ci affidiamo totalmente a seguire il perfetto incastro delle evenienze di questo mondo modellandolo poi con il nostro intervento.
Riconosciamo che il Creatore ha formato tutto per l'esistenza, nella salute e santità.

I n I Rastafari porta un messaggio che può dissetare, così come la pioggia, i terreni aridi degli spiriti esiliati nelle illusioni di babilonia; allo stesso tempo le nostre parole possono creare elettricità, fuoco, possono infiammare i cuori e le menti..possono creare unione ma anche divisione.
Il word sound and power è fuoco che scalda, arde, purifica..allo stesso tempo ci lava e pulisce come fosse acqua.
Infine chi parla con I n I Rastafari, anche soltanto una volta si troverà ad alzare gli occhi al cielo.

sabato 26 settembre 2015

La Livity è la nostra pratica ed il nostro respiro.




Attraversando questo cammino di vita e di esperienze troviamo dinanzi a noi così tante strade e direzioni.
Nelle nostre giornate attimi si susseguono in un intrecciato disegno che spesso stentiamo anche a comprendere o a saper leggere.
Allora sarà il momento di tornare in noi stessi per dare un senso a ciò che stiamo realmente vivendo.

Essere in contatto con la realtà vera delle nostre esperienze è liberazione.

Per far ciò dobbiamo crescere ed incamminarci lungo un cammino di trasformazione e miglioramento che ci porterà a poter osservare i veri lineamenti di questa vita che,  pensiamo di vivere ma che troppo spesso semplicemente ci trasporta in quanto non riusciamo a condurla.
I n I Rasta in questo tempo deve essere in grado di poter prendere uno stacco dalla routine e imparare a coltivare la pratica di vita che i nostri anziani ci hanno trasmesso.
Questo non ha prezzo.
In Rastafari abbiamo dottrina, storia, teologia, filosofia, morale, etica, psicologia, sociologia, arte, poesia, cibo e tanto altro..ma tutte queste qualità sono racchiuse in un'unica parola che le avvolge e le unifica senza confonderle: Livity.

La Livity è la nostra pratica ed il nostro respiro.

Essa è il codice non scritto ma reale e tangibile, è la manifestazione dei valori più alti nei gesti più semplici, è la pratica divina concessa alla realtà umana, è l'azione che allo stesso tempo è esercizio ma anche forza, è la prova che è anche premio, è l'espressione del legame antico ed originale che si manifesta in ogni luogo e tempo senza corrompersi, è l'esempio senza bisogno di predica, è la manifestazione della della Black Christ Consciousness attraverso il word sound and power in ogni attimo e momento.

La Livity è celebrazione e consacrazione.

I n I Rastafari deve prendersi cura del Creato e della vita qui in questo spazio e tempo..la maniera migliore per far ciò è coltivare la nostra Livity, renderla più solida, più profonda e più aperta e più grande così da poter contenere tutte le nostre esperienze osservandole ed affrontandole nella consapevolezza vitale.
Con fede, zelo, pratica e dedizione potremo coltivare lo Spirito di Maestà del King of kings per trasformare la nostra esistenza in un'esperienza di pienezza consacrata, dove ogni nostro atomo e cellula sono partecipi della creazione del Regno di Dio qui in terra.
C'è gioia e leggerezza quando restiamo nei giardini del nostro King of kings.

Quando dimoriamo nei suoi insegnamenti scompare il buio perchè noi stessi diveniamo luce.

Scompare l'ignoranza perchè forza e coraggio diventano un esercizio costante.
Nella Livity Rastafari ogni sfumatura è allo stesso tempo un colore, ogni segnale e corrispondenza è manifestazione del Divino..ogni giornata è ricordo dei sette giorni di Creazione, ogni essere umano è Adamo ed Eva, ogni prova di vita è schiavitù in Egitto, ogni liberazione è il cammino nel deserto, ogni attimo di gioia è danza davanti all'Arca dell'Alleanza, ogni sfida è la fede di Daniele tra i leoni, ogni tribolazione è il canto dei tre giovani tra le fiamme, ogni elevazione è il risveglio dell'arpa e della cetra, ogni attimo di connessione è un salmo, ogni sofferenza è una lacrima di Giobbe, ogni coraggiosa testimonianza di fede è la parola dei profeti antichi, ogni attesa di riscatto e gioia è l'annuncio del Re Bambino, ogni miracolo di presenza divina nelle nostre vite è potere dell' incarnazione del Verbo, ogni vittoria dopo la sofferenza è resurrezione al terzo giorno, ogni comunità che nasce è ritratto degli apostoli, ogni combattimento è eco della valle di Jeosaphat, ogni sacrificio è l'agnello immolato, ogni conquista è la supremazia del Leone di Judah che siede sul trono è regna per sempre..anche per mezzo della nostra Livity.
Selah

sabato 25 luglio 2015

Al ritorno dalle celebrazioni. Piccole riflessioni



Lampi e fulmini nel cielo.

Una pioggia costante che irriga il terreno e il vento che scuote le cime degli alberi creano un suono che riempie questo pomeriggio del  sabato. 



Seduto osservo le nuvole grigie ed il verde scuro del bosco bagnato..contemplo l'energia che tre giorni di celebrazioni hanno prodotto.

Avevamo lasciato la città con circa quaranta gradi, non cadeva pioggia da più di un mese..la terra era stanca, oppressa, le piante faticavano a produrre frutto.

Arrivati in cima alla nostra struttura, a più di settecento metri, poco dopo il cielo ha cominciato a scurirsi, e l'arrivo dei fratelli e delle sorelle è stato accompagnato da tuoni lontani che sembravano avvicinarsi sempre più. 



E poi vento.
E poi pioggia.

E poi gioia.



InI meditava sull'arrivo di Sua Maestà in Jamaica.. dove dopo tanto calore e siccità finalmente i cieli si aprirono e cominciò a piovere.

Rasta è l'acqua là dove c'è sete. Rasta è nutrimento là dove c'è fame.

La comunità si è riunita per circa tre giorni come è nostra abitudine per i giorni santi.

I fratelli ieri hanno viaggiato.

Ora ognuno è nelle proprie case e un altro gathering è terminato.

La sensazione è pienezza…tempo scandito da avvenimenti di Livity.



Quando la comunità si riunisce è come un avvenimento santo.

Senza pretese di grandezza, è il compimento delle promesse del Cristo…restare insieme nella preghiera e nella Livity è costruire il regno dei cieli qui in terra.

Una comunità in armonia è un miracolo.

È una roccia possente su cui costruire felicità e fiducia.

Quando I n I dimora insieme nella consapevolezza del King of kings, I n I è come un filo che tesse la tela della realtà divina in questo tempo.

I n I Rastafari contempla gli avvenimenti e le circostanze per riconoscervi la grandezza dell'Altissimo.



Sedendo in consapevolezza è possibile imparare a decifrare la scrittura del Re dei re.



La comunità è il proseguimento dell'opera del Creatore.

Così come Egli formò i cieli e la terra così in una comunità ci di edifica nello spirito e ci di prende cura nel corpo.

Una comunità che funziona in maniera regale è quella in cui dimora lo Spirito Santo..l'energia divina che tutto vivifica e che produce i frutti del corretto e lieto vivere insieme.

Nella comunità si gioisce e si condividono sofferenze, si creano nuove pagine del destino e si rafforzano le pareti dei nostri cuori.

Si vive l'esempio e si scolpisce la pratica della Livity, ci si impegna nella condivisione naturale che è servire il prossimo per servire Dio e celebrare la gioia che ne consegue senza farsi troppe domande.

Quando His Majesty incontrò i Rastafari bredren in Jamaica disse loro di organizzarsi e centralizzarsi. Questo significa essere una comunità.

Egli ha regnato considerando l'umanità una sola comunità e un unico corpo. Così I n I Rastafari deve mettere in pratica ciò che Sua Maestà ha mostrato come esempio perfetto.



Non esigiamo una comunità perfetta. Non bisogna essere perfetti per ricevere lo Spirito, bisogna essere umili e fedeli. Non ci scoraggiamo troppo se a volte le cose non girano come vorremmo..alcuni vedono la pienezza prima, altri dopo..questa è una ricchezza..in questo tempo dobbiamo affilarci a vicenda prendendo posizione ed essendo presenti.

Attraverso la presenza possiamo compensare la mancanza e quindi rimediare ad ogni male.

La comunità ha un potere che I n I impara a scoprire soltanto poco alla volta procedendo negli anni. È la forza che manca a babylon, è la casa in cui I n I Rasta cresce, è il terreno che I n I coltiva.



I tamburi suonavano con il sole che scendeva dietro il monte.

Bambini che correvano e leggeri ci riempivano il cuore. Il red gold and green fluttuava con il vento, il Lion of Judah restava alto tra i colori del tramonto.



Nell'aria un unico destino, un unico amore ed un unico Spirito.