sabato 29 novembre 2014

Meditazione sul cambiamento



Giorno dopo giorno nelle nostre vite osserviamo evoluzione e cambiamento.
Tutto nella Creazione esalta il mutamento e di questo essa si nutre e i processi naturali, fisiologici e personali vanno avanti grazie proprio a questo stato.
Cresciamo e ci evolviamo grazie ad un susseguirsi di cambiamenti così necessari ed essenziali che ci conducono attraverso le fasi delle nostre esistenze..a volte dolorosi ed intensi, a volte più piacevoli e sereni ma sempre presenti ed indispensabili.
In Rastafari I n I vive e fa esperienza del cambiamento e dell'evoluzione nel senso più totale che possiamo immaginare.
La Livity Rastafari è infatti una vita basata sul cambiamento di abitudini e attitudini, di pensieri e visione del mondo stesso che giorno dopo giorno scopriamo essere diverso e nuovo.
La fede in cui viviamo e l'esperienza quotidiana di I n i Rastafari sono una catena di fasi e stati di crescita che ci educano e ci addestrano verso una vita risvegliata dagli abbagli di babylon.
E' una rivelazione continua che sin dai nostri primi passi in questa dottrina ci prepara e ci fortifica richiedendoci però di partecipare ed essere protagonisti della nostra evoluzione.
In Rastafari troviamo una strada nuova che ci chiama direttamente al cuore attraverso un profondo risveglio sensoriale che è la manifestazione del disegno del King nelle nostre esistenze.

Il cambiamento è il primo passo verso la rivoluzione più grande che è quella che parte da noi stessi e che poi espandiamo verso tutto il mondo a noi circostante.

Dobbiamo accettare e seguire ciò che sentiamo perché è la via che il King ci mostra. La rivelazione ci giunge dall'alto ma necessita dei nostri sforzi affinché possiamo percorrere il nostro cammino spirituale che ci chiama ad un inversione di rotta rispetto a ciò che babylon ci mostra giornalmente cercando di illuderci che quella sia l'unica via possibile in questo tempo. Invece no.
La strada in questo tempo e' Rastafari, il compimento delle profezie che hanno portato cambiamento nel destino del genere umano e che si sono servite del cambiamento per manifestarsi in terra.
Dalle abitudini alimentari, all'approccio alla vita, alla consapevolezza del nostro ruolo nella Creazione.. finanche il nostro aspetto fisico cambia quando entriamo nella Livity se pensiamo ai dreadlocks. E questa è la salvezza, la redenzione che costruiamo e ci guadagnano in ogni istante di vita vissuta secondo i principi del Re dei re.

Il cambiamento necessita di forza..ma allo stesso tempo produce forza..questa produce fermezza ed insieme generano l'equilibrio e il controllo che sono le tra le qualità più alte che impariamo dal King Majesty.

Dobbiamo prendere il nostro posto e riconoscerci come pietre viventi di questo disegno universale.  Allora avremo cambiato il nostro destino e incominceremo a far cambiare il sistema intorno a noi. Tutti i processi positivi nella vita richiedono il cambiamento. In Rastafari troviamo l'opportunità e la direzione per ridisegnare  noi stessi in persone migliori, nuove e rinate in un nuovo corpo con mente e spirito nuovi..quale gioia più grande! Rendiamo i nostri cuori attenti ed i sensi accesi per cogliere il battito del cuore universale in questa Creazione e scopriremo che batte allo stesso ritmo del nostro..infatti e' il nostro.
Volgiamo lo sguardo via dalle distrazioni che ci vogliono schiavi e dirigiamoci verso Zion seguendo le melodie dei canti celesti che ad un certo punto la creazione ci manifesta..questi canti sono i richiami e le connessioni che la vita ci trasmette, il suono della nostra presenza in questo mondo, delle esperienze e delle nostre azioni che iniziano ad avere un senso diverso, più pieno e completo, lo spessore e l’importanza che scopriamo di avere..li chiamo canti celesti perché è la parte di noi stessi che acquista una veste più vicina al King, intrisa di spirito e positività che sono qualità celesti e salvifiche. 
Per camminare lungo questo percorso dobbiamo passare per il cambiamento, affidarci all'energia superiore che sentiamo possa migliorarci e seguirla con convinzione ma soprattutto crederci profondamente con semplicità di cuore e affidamento..poi vivere nella pratica continua della Livity, minuto dopo minuto nello zelo della testimonianza . Questo è il cambiamento. Lasciare indietro il vuoto ed il frammentato per accogliere la pienezza di una vita connessa e consapevole.
Il movimento Rastafari e' sempre stato segno di cambiamento, dai patriarchi in Jamaica fino alle comunità che sorgono oggigiorno ai quattro angoli della terra..è il cambiamento nella sua essenza spirituale e materiale.
Attraverso l'esperienza di rinnovamento comunichiamo agli altri rinnnovamento, abbiamo la capacità di spingere gli altri a mettere in dubbio un sistema sociale e personale che noi stessi ci siamo impegnati a cambiare e di cui invertiamo le regole del gioco. Attraverso la manifestazione della nostra evoluzione stimoliamo chi ci sta intorno alla crescita o quantomeno a considerare l’ipotesi di fare un passo in più rispetto alla sua posizione e a scoprire ciò che la vita riserva appena decidiamo di metterci in cammino.

Impegniamoci a cambiare quindi e non arrendiamoci, non rinunciamo a vedere le nostre potenzialità espresse ed accresciute ed il nostro spirito consolidato.

Cambiamo il vecchio in nuovo, il piatto in vivace, l'arido in bagnato e lo sterile in fertile.  Rastafari ha la capacita di invertire, di mutare e di far rinascere. Non accettiamo la sconfitta ma vinciamo cambiando..perdiamo invece se non ci rinnoviamo, se rinunciamo a crescere. Rastafari è la rivoluzione di questo tempo ed il canale di sconvolgimento positivo ed equilibrato di cui questo mondo necessita, dal microcosmo al macrocosmo, His Majesty è il più grande rivoluzionario di tutti i tempi, Colui che ha invertito il destino dell'umanità offrendo la possibilità di riscatto universale. I n I Rastafari siamo gli artefici della redenzione in questa epoca e la nostra più grande debolezza sarebbe non rendercene conto. Siamo un popolo che custodisce la fede originaria dell’uomo con il Creatore nella sua forma più intima e naturale, cioè la vita stessa.
Dobbiamo avere fiducia nel cambiamento e sapere che questo è uno degli strumenti più cari a Dio che è il modellatore dell’Universo e dei suoi elementi..Egli cambia e fa cambiare, non solo, concede ad ogni essere umano la possibilità di fare la stessa cosa con se stesso, il suo territorio ed i suoi simili.

Cambiare vuol dire creare..dare vita..iniziare.

E’ un’attività altamente spirituale e prolifica, una potenza irrefrenabile che trova nella concatenazioni di fasi e momenti la sua vera energia..infatti i cambiamenti si intrecciano con lo spazio ed il tempo e grazie a questi hanno un ritmo che rende l’uomo partecipe ed artefice di essi.  Possiamo farlo in dieci anni, in una vita intera ma a volte anche in un attimo..impariamo a guardare lontano e avere fiducia, perché se vogliamo che le cose volgano in un modo diverso dobbiamo prima avere la visione chiara di quale sarà questo nuovo modo, per saperlo dobbiamo ascoltare noi stessi in una meditazione profonda ed accogliente delle nostre necessità e di quelle dell’ambiente che ci circonda.
His Majesty è il nostro maestro in questo. Egli ha preso l’Etiopia nelle Sue mani e l’ha condotta verso un cambiamento epocale che nessun’altro all’infuori di Lui riusciva a vedere o percepire. La Sua visione era così completa ed arrivava così lontano che gli altri stentavano a comprendere, alcuni vi si opposero ma altri si affidarono totalmente ed è proprio questo l’esempio che dobbiamo seguire, ascoltare ed affidarci al King nei nostri cambiamenti proprio come fecero i suoi dignitari più stretti che pur non comprendendo a pieno le Sue direzioni comunque Lo seguirono e rimasero fedeli. A volte però, sentiamo l’esigenza di un cambiamento ma non sappiamo esattamente verso quale strada andare..la cosa migliore da fare a quel punto è semplicemente predisporsi a cambiare, trovare la forza di accettare che è il momento di evolversi e manifestare entusiasmo e positività verso la crescita e il miglioramento ed il cambiamento arriverà.  I n I deve rimanere fedele alle proprie visioni e ai segnali che il cuore ci comunica, a volte ne sentiamo o percepiamo solo il sapore o il gusto lontano ma se questi sono piacevoli e positivi allora seguiamoli, ricerchiamo il bene in ogni aspetto perché questo è motivo e strumento di crescita ed espansione.
Investiamo la nostra forza e la nostra convinzione che esiste un posto per noi in questo Disegno di vita e conquistiamolo, non rinunciamo mai a diventare persone migliori perché questo è il fine della nostra fede e dottrina.
Quando babylon ci vuole servitori la Livity Rastafari ci insegna ad essere conquistatori perché siamo figli del Leone Conquistatore che ha prevalso.
Cambiamo quindi la debolezza in forza perché essere tenaci è la spinta di cui necessitiamo in questo processo, alziamo gli occhi e osserviamo le nostre vite come uniche, benedette e fantastiche da vivere.. perché il sistema ci ha insegnato a seguire il flusso comune, a tenere la testa bassa ed accettare.. I n I invece detta le regole in questo tempo, senza compromessi con chi vuole farci rinunciare alla nostra libertà e felicità. Cambiamo la nostra attitudine ai pensieri, non siamo nati per soffrire ma per gioire, la giornata è una scala di occasioni e momenti che non dobbiamo sopportare e portare avanti in maniera grigia come babylon dimostra ma anzi onorare e vivere con entusiasmo..gli ostacoli non sono la fine del percorso ma delle sfide che possono generare in noi un sentimento positivo ed ottimista di risoluzione piuttosto che di accettazione della sconfitta.

Quando sentiamo di essere chiusi e contratti allora apriamoci ed espandiamoci, cambiamo la tensione in estensione e vedremo le cose manifestarsi verso la giusta direzione.

Il King è l’esempio anche qui della forza e del potere che l’espansione possiede al contrario della rigida contrazione. Ci sarebbero mille esempi di ciò ma pensiamo solamente al Suo atteggiamento con gli italiano dopo l’invasione, la Sua apertura verso di essi ha permesso loro di restare in Etiopia per lavorare e contribuire alla prosperità propria e della Nazione, questo ha dato vita ad una nuova epoca che ha portato benessere per tutti..è un esempio perfetto di come anche ciò che prima era una minaccia, grazie all’atteggiamento giusto dall’alto (decisione del King),può diventare poi una risorsa finalizzata al bene.

Questo è il potere più grande: convertire il male in bene, l’ostacolo in stimolo, la tristezza in un motivo per ricercare la gioia, l’errore in miglioramento.

Quanto più babylon è squallida e triste tanto più I n I Rastafari canta inni di gioia e redenzione, quanto più la vita ci mette alla prova, tanto più abbiamo la possibilità di riscattarci e diventare forti.
Cambiamo quindi la distrazione in concentrazione, la parola dura in una equilibrata, la pressione in esercizio di pazienza, la fretta del mondo in calma e rallentamento, le insidie in stimoli alla rettitudine, la complessità di situazioni in un’occasione per ritrovare la semplicità del nostro centro, la diffidenza verso le circostanze della vita in fiducia verso il bene superiore, il broncio in sorriso, la delusione in stimolo verso la soddisfazione, il sintomo in un’occasione di cura, la corsa scatenata dei pensieri in meditazione e calma della mente, la stanchezza dal lavoro in desiderio del Sabato, la staticità in movimento, il silenzio dell’anima in ragionamento spirituale, l’isolamento in sicurezza collettiva, l’esistenza in vita e questa in Livity!

martedì 25 novembre 2014

Meditazione sulla nebbia




Mi alzo presto al mattino prima ancora che arrivi la luce.
Il buio è intenso ed è mia pratica attendere i primi bagliori uscire timidi e soffusi..sono giorni invece che la mattina, spostando la tenda per osservare fuori, vedo nient’altro che una tavola compatta di nebbia che non permette nemmeno di scrutare le luci della città sulla collina in lontananza.
Vivo tra campi arati e boschetti di querce, non ci sono rumori nè luci che disturbano, al mattino presto particolarmente si può assaporare quel silenzio profondo e rigenerante interrotto talvolta solo da uccelli che passano dalla cima all'altra di un albero. Quando sorge il sole, gli stormi volano incrociandosi e per un attimo adoro pensare che mi salutino per inaugurare la mia nuova giornata.
In questo giorni invece tutto sembra fermo, immobile ed ovattato..quasi compresso da questa nebbia che confonde i limiti ed i perimetri. Tutto sembra miscelato, impastato come una figura in argilla non finita e ancora senza i contorni delineati..le forme ed i colori sono alterati, gli spazi e le profondità annullate..finanche i suoni risultano differenti, più radi, quasi impercettibili, soffusi.
Ad alcune persone piace, altre invece trovano questa condizione destabilizzante, restano a volte innervosite dall'idea che oggi non si vedrà il cielo nè il sole.

Medito e rifletto su questa sensazione.
Scruto questa coperta bianca e fitta che non lascia spazio a nulla ma non accetto di arrendermi all'idea di perdere di vista ciò che c'è oltre. Mi impegno a pensare  allora che oltre la nebbia resistono il sole ed il cielo azzurro, lo trovo un grande insegnamento di vita anche se potrebbe sembrare un semplice e scontato fenomeno atmosferico..forse invece può trasmettere qualcosa di più profondo..può essere una meditazione ed un esercizio spirituale se ci applichiamo nell'overstanding.
Una giornata di nebbia fitta e' come la nostra mente in uno stato di turbamento, lieve o pesante che esso sia.
Questo banco di umidità fredda e spessa gioca lo stesso effetto dei pensieri che ci impediscono di osservare direttamente il sole chiaro ed il cielo azzurro che rappresentano invece il nostro spirito, il nostro centro, la nostra zona di meditazione sicura, dove la serenità risplende e allo stesso tempo riscalda con il suo tepore. I pensieri negativi, al contrario, ci raffreddano come la nebbia che penetra le ossa e ci lascia un senso di bagnato simile all'insofferenza ed il disturbo che la mente ci provoca quando non è tranquilla.

Da piccolo frequentavo la scuola più ‘bucolica’ della provincia, l'edificio più antico di tutto il quartiere, un vecchio convento trasformato in scuola media situato in mezzo alla campagna  esattamente in cima alla collina ai cui piedi abitavo io. Porto sempre con me il ricordo delle giornate di nebbia, quando partendo da casa attraversavo la salita e come al termine di un tunnel improvvisamente vedevo il cielo blu e profondo scoprendo un senso di liberazione e leggerezza, il mood cambiava e la giornata sembrava ripartire come nuova.
E' lo stesso sentimento che avvertiamo quando ci scrolliamo di dosso una preoccupazione che ci appesantisce lo spirito, recuperando la leggerezza che ci permette di restare nel benessere.
Siamo a volte proprio come una giornata di nebbia, ma dobbiamo ricordarci che il sole resta presente lì dietro, non è scomparso, così come non è scomparso il nostro centro e la nostra felicità..è solo che non li vediamo a causa della foschia temporanea che noi stessi accettiamo, provochiamo e spesso purtroppo anche inconsciamente ricerchiamo.

Dobbiamo imparare a tenere questo a mente, che il sole sorge comunque anche se noi oggi non lo vedremo, lo spirito può restare sereno nonostante le circostanze, la gioia non è smarrita se oggi non la viviamo in pieno ma rischiamo di perderla se smettiamo di crederci.

Dobbiamo impegnarci a restare positivi, anche se non vediamo la positività oggi.. perchè essa esiste e regna per sempre. La nebbia passerà e ci accorgeremo che il sole è sempre stato lì, dobbiamo avere fiducia e cercare di vivere con un sole perenne che risplende nonostante le circostanze. Dobbiamo fidarci del sole e non della nebbia, dello spirito e non dei nostri pensieri che a volte ci ingannano e spesso non sono reali, sono proiezioni mentali, a volte dure e spietate, altre volte soffici e rassicuranti. Dobbiamo dare valore alla presenza del sole e del nostro spirito, trovare quella prospettiva di gioia e ricavare la felicità e la motivazione di vivere la giornata presente perché è l’unica che abbiamo da vivere. Esistere è bello ma vivere è ancora meglio.
Non lasciamoci confondere dalla nebbia che ci blocca la vista.
Restiamo concentrati sul vero valore della giornata..allo stesso modo non ci facciamo scuotere troppo dai pensieri passeggeri ma concentriamoci su quelli reali, quelli che vivono in accordo con lo spirito e sulla nostra missione che abbiamo da compiere nelle ore che abbiamo a disposizione. Il presente risplende ed il futuro attende solo di essere creato dalle nostre storie ed esperienze, quindi impugniamo ogni momento e rendiamolo speciale riconoscendolo come tale.
Rimuoviamo la nebbia, siamo più forti delle nostre paure e dei nostri processi mentali, possiamo superare gli ostacoli e rimanere concentrati sulla luce originaria che questa vita emana in ogni istante..potrebbe sembrare un esercizio troppo semplice e scontato ma risulta tuttora il più difficile per l’umanità intera.

sabato 22 novembre 2014

Sabbath day 22/11/2014




Hail His Imperial Majesty in questo giorno del sabato quando i nostri piedi di fermano dinanzi a Jerusalem nella contemplazione del nostro tempo che deve essere segnato dalla fede e dalla perseveranza.
Nello scrutare il cielo che si schiarisce e prende luce, iniziamo un'altra giornata nella pratica dell'essere Rastafari in questa vita, nel sapere che Haile Selassie e' il regnante che ci libera e ci sostiene nelle tribolazioni.

In questa vita aspiriamo a crescere, a diventare qualcosa che non siamo mai stati prima..dobbiamo liberarci dalle catene che noi stessi abbiamo creato con le vicende della nostra vita per poter accedere alla Sua grazia spirituale che ci permette di sentirci cresciuti, più forti ed estesi.
Abbiamo solo una vita e dobbiamo viverla nella pienezza della risonanza.
 Risonanza e' quando avvertiamo il rimando che tutto ciò che vive o si trova intorno a noi ci provoca, quando ci sentiamo risuonare e creare un gentile eco nella creazione, un collegamento profondo ed esteso con l'universo enorme ed il piccolo particolare intorno a noi.
Risonanza e' un intimo dialogo tra noi e tutto ciò che ci circonda, un intesa che ci vivifica e ci offre fiducia di non essere soli, ci invita a riflettere sulla connessione e soprattutto fa avvertire noi stessi parte integrante di un sistema più grande e perfetto nel quale esiste anche un posto per noi.

Questa risonanza e' la nostra vita.

Avvertirla rende ogni nostro attimo pieno, completo e sonoro..proprio come fosse accompagnato da una soffice scia di suono che ci fa sentire vivi e presenti, motori accesi, vita che produce vita, fede che produce realtà vissuta.
Un altro giorno del Sabato e I n I siede per osservare e fermare il pensiero, per scacciare la negatività con abbondanza di benedizioni e contemplazione del momento che sta manifestandosi.
Ascoltare il suono, talvolta dolce come leggero vento tra le foglie, talvolta impetuoso come tuono tra le nubi.

Nella pratica Rastafari dobbiamo porre il nostro centro e il nostro equilibrio, nell'incontro tra prassi e devozione richiamiamo all'ordine ogni forza ed energia del corpo in una ginnastica verso il bene diffuso..verso la ricerca e creazione di un destino profondo e felice.
Selah