sabato 27 dicembre 2014

E’ un principio senza inizio ed un compimento senza fine




Nella pratica Rastafari e nello zelo del culto del Black Living Messiah viviamo la pienezza delle benedizioni tangibili in questo tempo.

Ogni cosa si è manifestata nel suo momento e nulla prima di questo, I n I Rastafari deve praticare e praticare ancora..perchè ogni benedizione è un nuovo inizio..un nuovo seme che deve essere annaffiato e coltivato per poter dare il giusto frutto.
 I n I prega Haile Selassie Primo, il nome stesso significa Potenza della Trinità il Primo, ciò ad indicare che il Signore si manifesta in questa epoca nella sua potenza e forza, e noi che seguiamo Lui facciamo esperienza di questa forza e aspiriamo a dimorare in essa, in questo potere illimitato che ha la capacità di mutare ed evolvere eventi e circostanze, esso è capace di creare e far sbocciare.

La Potenza del Creatore è l’unica forza che non ha limite né fine.. possiede una qualità unica e così speciale cioè la capacità di far continuare ciò che è arrivato a compimento.

Nella vita e nella natura ciò che raggiunge il suo picco massimo solitamente tende poi verso una parabola discendente o muta verso un’altra forma. La Potenza del Creatore invece quando raggiunge il suo compimento genera l’inizio di una nuova fase. Osserviamo chiaramente questa esperienza nella Livity Rastafari che è un percorso fatto di livelli e fasi, di stadi di esperienza che si arricchiscono e si completano generandosi a vicenda proprio come i giorni che ciclicamente rinascono dalla notte. Rastafari è un percorso continuo, senza fine, è una crescita perenne in cui ogni momento che si compie genera un altro che va a compiersi.

E’ un pricipio senza inizio ed un compimento senza fine.

E' camminare raggiungendo ogni giorno nuove tappe ma allo stesso tempo senza mai giungere ad un livello ultimo e definitivo. E’ un percorso fatto di rivelazioni personali che allo stesso tempo sono universali, è quel momento che è così completo che diventa pronto per sbocciare in un nuovo istante, è la forza che giunge dall’aver compreso e l’umiltà che deriva dal non aver compreso, è l’insegnamento che deriva dall’aver bussato a lungo alle porte della consapevolezza per poi scoprire che solo noi potevamo aprirle, è la lezione appresa con l' esperienza . Raggiungiamo soltanto ciò che ci guadagniamo e che provoca l’inizio di una nuova fase che non conosciamo ma solo dopo del tempo riusciamo a delineare.
Il bello è che questo è un ciclo benedetto, non è una corsa in cui chi è più indietro è svantaggiato ma è una strada in cui ognuno percorre il livello che gli spetta. Chi è più avanti gioisce nel vedere i più giovani vivere la rivelazione e questi a loro volta onorano i più anziani che mostrano la via da seguire testimoniando quotidianamente la Livity.

Da ogni compimento nasce una nuova fase più completa.

Osserviamo la storia d’Etiopia e meditiamo. La salita al trono di Qadamawi Haile Selassie è sicuramente il momento più alto di questa Nazione così antica e carica di significato, con la Sua incoronazione l’ Etiopia giunge al livello più alto di benessere e prosperità sotto tutti gli aspetti..economico, sociale, umanitario, politico, medico etc etc e contemporaneamente nasce il Movimento Rastafari, la nuova Rivelazione che in pochi anni trascende ogni barriera e limitazione per giungere ai quattro angoli della terra e diventare la bandiera di liberazione individuale e sociale di cui solo ora il mondo forse incomincia a percepire la potenza. Mentre in Etiopia Sua Maestà scompariva dagli occhi della gente tornando al Cielo senza passare per la morte e il mondo piangeva la scomparsa del Sovrano più illuminato di tutti i tempi, il movimento Rastafari grazie a Marley e alla reggae music prendeva il volo verso la sua ascesa internazionale diventando il messaggio di Dio che mette in pratica il Vangelo nella sua essenza: amore universale. Mentre quindi l’Etiopia fisica guidata dal Derg rinunciava al suo Sovrano, i Rasta conquistavano il Mondo rendendolo, grazie alla loro presenza, l’Etiopia spirituale da consegnare al Sovrano Universale che siede ora su un trono eterno.
Da qui un nuovo inizio, una nuova epoca in cui i confini dell’Etiopia sono stati estesi a quelli del Pianeta stesso che è coperto ora di Verde, Oro e Rosso grazie alle pietre viventi della Casa del Padre.
I n I Rastafari operatori di pace e difensori del principio di Divinità nell’ umanità. Figli del compimento che genera l’inizio, padri di una tradizione senza tempo ma che si manifesta in questa epoca per ricongiungere questo mondo al Padre secondo i principi del Messia.

Nessuno arriva al Padre se non per mezzo del Figlio, il Figlio è il compimento e il Padre il nuovo inizio, la novità che esiste da sempre e che costantemente si ripresenta.
Selah

mercoledì 24 dicembre 2014

Nella pratica della vita Rastafari dobbiamo rompere il velo



Il momento di adesso e' l'unico in cui possiamo vivere, sorgere, svegliarci.

Così tante illusioni e abbagli tentano di minare le nostre giornate ma sta a noi restare fermi sulla roccia e non credere a tutto ciò che ci passa davanti. A volte il mondo tenta di ingannarci, a volte anche la nostra mente gioca contro di noi ma è lo spirito che funge da bussola in quei momenti. 

La Livity Rastafari è la pratica della connessione con la realtà divina che vive dentro e fuori di noi.

L'equilibrio spirituale, mentale e fisico che si trova nel risveglio ottenuto tramite il culto e la fede del Messia Haile Selassie Primo.  Lasciamoci indietro il passato e abbracciamo il presente nella sua pienezza. I n I Rastafari non aspetta nulla che scenda dal cielo, perché questa terra e' parte del regno dei cieli e semplicemente vivendo nella comunione con il Re Creatore manifestiamo la nostra fede e dottrina..questa Creazione è un riflesso della dimora del Padre ma anche della nostra vita.
Ogni vivente riflette la sua forza nella Creazione e a seconda di come sarà la nostra energia condizioniamo in bene o in male questa terra.
Who feels it knows it e la vita è l'unica insegnante che mentre ti mette alla prova allo stesso tempo ti offre le soluzioni..sta a noi poter aprire gli occhi e rompere il velo che ci porta alla salvezza. Il velo che ci distoglie da noi stessi e dalla consapevolezza che avvolge questa creazione, il velo dell'illusione che tiene in catene chi ama le catene o chi ancora, triste, non riesce a liberarsene. Rompiamolo, spezziamolo, infrangiamolo. Al di là non vedremo nulla di nuovo, nessuna luce e nessun miracolo spettacolare.. Vedremo le stesse cose che vedevamo prima..ma con occhi diversi. Con occhi nuovi, pieni di luce e di miracolo. questa e' la salvezza che spetta al genere umano, la strada che può cambiare il male in bene e l'oscurità in luce. E' un desiderio, una sete insaziabile di benessere che l'essere umano porta con sé e che soltanto la ricerca in noi stessi può appagare.
Se il problema è dentro di noi anche la cura lo sarà, inutile scappare da noi stessi..meglio essere amici e comprendere ciò che sta accadendo.
E' l'incertezza che ci sorprende e ci rende vulnerabili. A volte siamo instabili nel nostro animo, perchè non capiamo i nostri veri bisogni. Temiamo ciò che non sappiamo, ciò che potrebbe accadere o che forse crediamo sia già accaduto..i pensieri corrono ed il corpo resta immobile..allora dobbiamo trovare la forza e rompere il velo, decidere di vivere il momento presente e credere fermamente che sia unico, invertiamo la direzione in cui vediamo le circostanze.

Non perdiamo mai la fiducia nel momento presente perché è un esercizio spirituale che può salvare i nostri spiriti e convertire i cuori di chi ci osserva invertire rotta.

Il mondo ha bisogno di esempi e noi abbiamo bisogno di essere esempi per noi stessi.
Ogni giorno dobbiamo affrontare negatività e difficoltà che il giorno prima neanche conoscevamo, e' parte della vita del credente e l'unico modo per resistere è avere fede e restare nella positività combattendo con essa in ogni attimo per creare una dimensione diversa e migliore.
Tempeste e tifoni ci si scagliano contro, alcuni reali altri immaginari ma dobbiamo credere nel bene e rifugiarci in esso, la natura corre verso il bene, è sempre stato così e sempre sarà. Il turbinio ed il movimento  incontrollato deve essere spezzato dalla calma e dal controllo, quando non c'è movimento non può esserci negatività. Le interferenze possono aiutarci a prestare maggiore attenzione alla conversazione.

Non aspettiamo nessuno e non affidiamo a nessuno il lavoro che noi stessi dobbiamo compiere, non incolpiamo altri di ciò che noi non siamo riusciti a risolvere o prevedere, non aspettiamo che gli altri siamo come noi ci aspetteremmo perché  non dobbiamo fare agli altri ciò che non vorremmo fosse fatto a noi.

 Esiste una zona dentro ognuno di noi dove possiamo restare al sicuro, salvi e protetti e poter gioire dei frutti della vita. e' un luogo da scoprire, visitare e custodire.

Nella pratica della vita Rastafari dobbiamo rompere il velo, aprire gli occhi e ascoltare la voce del bene, staccarci dal dolore conoscendo questo e imparandolo a riconoscere. La terra di Zion è caposaldo della terra ed è nata prima di tutto, è il luogo dove gli angeli dimorano con gli uomini e dove il Rastafari ha scelto di tornare. E' un luogo fisico ma prima ancora è il luogo spirituale e mentale in cui dobbiamo vivere per onorare le nostre vite al meglio.
Selah

sabato 6 dicembre 2014

Rastafari testimonianza vivente



Ogni giorno il sole splende per tutti senza esclusione di nessuno a parte coloro che non vogliono vederlo.
Abbiamo una vita da vivere amministrando e sopportando circostanze, giorno e notte abbiamo una posizione da mantenere in questa esistenza. Restiamo a guardare spesso le cose manifestarsi cercando il nostro posto in questo movimento continuo di fasi e momenti.
La nostra missione allora può solo essere quella di prendere parte in questo grande libro che e' la vita trovando la nostra pagina da scrivere e firmare a pieni caratteri.

In Rastafari impariamo la presenza.
Rinneghiamo la fuga perché soltanto restando lì nel momento potremo cambiare le cose, non siamo in questa fede per nasconderci ma per uscire allo scoperto con un nome nuovo ed uno spirito rinnovato proprio come il nostro Maestro ci insegna. Ognuno di noi veniva chiamato con il suo nome ma ora siamo Rasta..Rasta io e Rasta te.. Rasta I n I. Abbiamo un origine comune che prima non conoscevamo e ci dissetiamo alla stessa fonte che non si esaurisce mai..è l'acqua più fresca e pregiata che possa esistere e ad essa ci rinfreschiamo lungo il nostro percorso proprio come il Salmo ci insegna per poi alzare la testa ed essere in Zion. E’ da qui che I n I Rastafari proviene e qui stiamo andando, Zion la dimora Celeste che però vediamo qui in terra, infatti a coloro che vedono con i Suoi occhi verrà data la possibilità di vedere la Sua realtà. Innalziamo allora il nostro spirito perché c’è qualcosa di più da fare che svegliarci al mattino, lavorare ed andare a letto, c’è qualcosa di più che mangiare e divertirsi..c’è vivere la vita, splendere di una luce che ha la capacità di risanarci da tutti i difetti e può appianare tutte le vette scomode ed impervie delle nostre vite.
Questo è il momento di non rinunciare a nulla, di non dare nulla per scontato. I tempi in cui viviamo stanno affogando nel relativismo..ma più uno pensa soltanto a se stesso più rischia di perdere proprio se stesso. I n I Rastafari siamo stati chiamati ad un compito più alto, forse scomodo e difficile ma più dura è la battaglia più dolce sarà la vittoria, Rastafari è la testimonianza vivente dell’Alleanza tra l’uomo ed il Creatore in questo tempo.
Non c’è tempo per bigottismi o falsi moralismi, non ci serviamo di prediche di plastica né andiamo in giro a convertire nessuno..non ci troveranno mai alla porta di casa con foglietti in mano a promettere una vita migliore dopo la morte..perchè la potenza di Rastafari è ora e adesso, I n I è seguace della Gloria del Trono d’Etiopia ovvero la punta dell’angolo della Creazione. Infatti come sappiamo la vita nasce in Etiopia e da lì ha popolato la terra intera, beh quando osserviamo la Gloria del Trono d’Etiopia contempliamo il punto più alto che l’umanità abbia mai raggiunto davanti agli occhi del Creatore ma allo steso tempo lo stato di consapevolezza più alto che l’animo e lo spirito umano possano vivere nel loro percorso mistico.

Vivere nella contemplazione e nel culto del Re dei re Haile Selassie Primo è risiedere nello stato superiore in cui il Divino è regnante in spirito e carne e di conseguenza nessun ambito della vita umana è lasciato fuori da questa comunione, questo permette di poter affrontare ogni circostanza della vita nella piena benedizione e sovranità dell’Onnipotente che diventa collaboratore di I n I in ogni minuto.

La Gloria del Trono d’Etiopia ed il Suo Re Divino sono il centro e l’apice di questa vita.
Il Trono è la stirpe regale, la discendenza, cioè la vita umana. L’Etiopia è Israele e quindi il popolo chiamato ma allo stesso tempo rappresenta anche lo spirito individuale della persona chiamata ad una vita di fede. La Gloria è la pienezza più alta che si possa contemplare anche senza arrivare a concepirla razionalmente, è lo splendore, l’espansione della forza e della potenzialità creatrice che agisce nella Creazione terrena e in quella Celeste, è la festa, la vittoria ed il canto, la sintesi e l’equilibrio degli elementi elevato ad uno stadio di perfetta combinazione e sinergia. Quindi la Gloria del Trono d’Etiopia ha un significato fisico e materiale come stadio di elezione dell’umanità ad accogliere il regnante Divino ma anche un profondo significato spirituale. E’ infatti lo splendore del centro mistico del fedele chiamato ad elevarsi all’interno della sua condizione umana attraverso l’elezione a popolo d’Israele.
La Gloria del Trono d’Etiopia rappresenta l’altezza, il benessere del proprio centro, il risveglio di cui molte filosofie e correnti mistiche parlano da millenni. A differenza però di molte dottrine e strade spirituali, I n I trova in questa vita ed in questo tempo la pienezza di questa vita e di questo tempo. E’ vero che viviamo in una separazione spirituale ma non rinneghiamo questo mondo né la nostra carne, non cerchiamo l’esclusione né la fuga ma siamo qui per dare un colore nuovo alla Creazione, per prendere posizione in ogni momento venga richiesto e anche quando abbiamo nessuno davanti a noi sempre rimaniamo in un dialogo spirituale con il Creato ed il resto dell’Umanità.

Attraverso la testimonianza vivente I n I rende vivente questa vita e vivifica la Creazione.

Rastafari Livity è un suono che non si smette di udire, una luce che mai smette di brillare, un canto che non ha mai fine perché non è una serie di precetti ma è la vita stessa.
Non ha chiesa o tempio ma la luce del giorno è la sua cattedrale e il buio della notte il suo sancta sanctorum.
L’evolversi delle giornate del Rastaman è come sfogliare le pagine delle Sacre Scritture e vedere i misteri svelarsi e le promesse compiersi. Camminando su questa terra I n I crea la Creazione. Nella semplicità delle nostre vite sveliamo tutta la complessità delle leggi naturali, nel lavoro quotidiano su noi stessi svolgiamo un lavoro sull’umanità intera.
Non è possibile separare un Rasta dalla sua Livity, perché non è una religione né una dottrina ma è la vita compiuta e vissuta, è il sangue e la linfa del genere umano che pulsano ogni giorno e tengono in vita e movimento il cuore pulsante dell’eternità.
Selah