sabato 5 ottobre 2019

Imparare a celebrare la vita, pt 2: “Sulla strada verso Zion”



Celebrare questa esistenza che abbiamo significa cercare di viverla al meglio.
Per far ciò dobbiamo diventare attenti lettori di ciò che accade dentro e attorno a noi. Una pratica importante infatti è prenderci del tempo per leggere il nostro libro della vita, ovvero osservare le nostre giornate e la direzione in cui sta andando la nostra vita per esaminarla e capire se possiamo esserne soddisfatti.
Dobbiamo leggere le pagine della nostra esistenza come se stessimo sfogliando un libro.
Sappiamo infatti che nessuno può insegnarci come vivere al meglio la nostra vita se non la vita stessa. Questa è la nostra grande maestra e non possiamo celebrarla se non la osserviamo in profondità.

In Rastafari diciamo che il nostro Paradiso è qui su questa terra ed è accessibile a tutti noi ventiquattro ore al giorno.
La domanda allora è: ma se il paradiso è qui in terra, dove lo troviamo?

La risposta è: nella nostra vita.

Può sembrare strano ma non esiste altra dimensione in cui il Regno dei Cieli possa manifestarsi se non nelle nostre esistenze. Non è nulla di trascendentale ma infatti molto reale.
L’Onnipotente ha riservato agli esseri umani la possibilità di vivere al cospetto degli angeli e di poter godere della pienezza di questa vita qui da vivi e di poter gustare dei miracoli dell’esistenza camminando su questa Creazione che è di per sé un enorme prodigio.
Imparare a celebrare la vita significa riconoscere che essa è il nostro potenziale Paradiso ed in essa troviamo la strada verso Zion.

In Rastafari con il termine Zion intendiamo la Terra dell’Onnipotente.
Questo termine ha due accezioni, una geografica ed una spirituale.
Geograficamente Zion è la Terra Promessa da Dio al Suo popolo, la terra dell’Israele biblico che fu garantita alla discendenza di Giacobbe dal Signore stesso, la Terra che sarebbe stata la dimora dell’Onnipotente.
Ian’I Rastafari riconosce l’Etiopia come questa terra.

Zion ha però anche un’interpretazione spirituale e metafisica, come infatti geograficamente Zion è la dimora del Signore su questo pianeta, così spiritualmente essa è la dimora di Dio dentro ogni essere umano.
È il luogo dove divino ed umano si incontrano e vivono nella comunione, è la parte divina che esiste in ognuno di noi e che in Rastafari definiamo ad esempio con il termine Ian’I, ovvero Io e io, dove il primo Io è l’Onnipotente e il secondo io è la nostra persona fisica. Questo a significare che Dio e uomo vivono sempre insieme in profonda unione.
Questo luogo splendente che troviamo dentro di noi è la nostra Terra Promessa, la pura e santa regione che ospita la presenza divina in noi, in un certo senso è la nostra casa. È infatti da qui che derivano tutti i nostri sentimenti più nobili, le nostre aspirazioni positive, i nostri doni spirituali come forza, coraggio, intelletto, saggezza, conoscenza, pietà, compassione, amore verso Dio e gli altri esseri viventi.

In Zion siamo realmente chi dovremmo essere e chi vorremmo essere.

Dentro di noi esiste la persona che noi realmente desidereremo essere, senza le parti negative che continuano a deluderci, senza le nostre cadute e i nostri scatti di rabbia, senza le nostre ansie e il nostro nervosismo.
Zion è lo stato esistenziale dove l’uomo vive nella costante presenza e riconoscimento dell’Onnipotente, fa esperienza della grazia Divina e la manifesta nelle sue azioni e nei suoi pensieri.
Cosa c’entrano allora Zion, la nostra vita e la persona che vorremmo realmente essere?
Nella nostra vita troviamo la strada verso Zion che ci porterà ad essere la persona che vorremmo essere.

Celebrare la vita significa capire che essa è l’unica strada per giungere a Zion e le nostre giornate e le cose che accadono nelle nostre durante ventiquattro ore sono il nostro treno verso Zion.

Ogni evento che viviamo, positivo o negativo, infatti è la nostra opportunità per giungere a Zion. Dobbiamo però sviluppare quegli occhi in grado di riconoscere queste possibilità e imparare da esse.
La strada della Livity Rastafari è usare tutto ciò che accade nelle nostre esistenze per riconoscere Zion e vivere in Zion.
Allora capiamo che spesso bene e male sono soltanto denominazioni dettate dalla nostra mente ma nella “Zion Mind”, la mente che dimora nella saggezza e nell’over-standing e che vede con gli occhi dell’Onnipotente e non solo con gli occhi umani, anche degli eventi negativi sono in realtà dei piccoli o grandi miracoli che ci permettono di realizzare la nostra persona e di giungere alle porte della nostra Zion interiore.

Se la nostra Livity è allenata e solida allora possiamo spezzare le catene dell’inganno mentale o sociale e vediamo che in realtà navighiamo già in un mare di benedizioni e possibili porte per accedere alla nostra felicità o alla nostra realizzazione.
Questi miracoli e queste benedizioni non sono in nessun’ altra parte se non nella vita stessa, in questa piccola ma allo stesso tempo gigante vita che custodiamo qui durante il nostro passaggio su questa stupenda terra.

Così facendo, con tempo e pratica, ci accorgeremo che questa Zion non esiste soltanto dentro di noi ma in verità è presente anche tutt’intorno a noi e l’unica strada per viverla e manifestarla internamente o esternamente è la nostra pratica di vita.

Selah