domenica 22 settembre 2019

Imparare a celebrare la vita




Imparare a celebrare la vita è una delle forme d’arte più sofisticate e nobili che possano esistere.

In Rastafari ci applichiamo a questa pratica in modo molto serio ma semplice e naturale al momento stesso, proprio come è la vita: seria, intrecciata ma semplice e naturale allo stesso modo.
Imparare a celebrare la vita significa fare esperienza di quanto ricca, meravigliosa e preziosa essa sia al punto tale di non avere nemmeno più parole per esprimerne la grandezza e capire che la maniera migliore per celebrarla è semplicemente vivere.
Quando facciamo ciò impariamo ad appropriarci della dimensione più bella, piacevole e ricca delle nostre esistenze, che forse avevamo intuito tra i giochi e le spensieratezze di quando eravamo bambini ma che poi lo stress e la complessità del “diventare grandi” ci ha fatto dimenticare.

Quella dimensione è in realtà la vita stessa.

L’esistenza dell’essere umano è un fluire sacro che profuma di entusiasmo, una continua avvincente scoperta che è mossa da un motore centrale che è la nostra espressione. Esprimere noi stessi è infatti il fulcro di questa vita.
Tra i banchi di scuola, la famiglia, gli amici, la società poi il mondo del lavoro e così via noi perseguiamo sempre lo stesso obiettivo: esprimerci, ovvero crescere e formare la nostra personalità e la nostra persona poi trovare i modi migliori per manifestarle attraverso i canali che la vita ci offre.
Molti hanno perso di vista questo elemento e invece di vivere purtroppo semplicemente esistono, ovvero si fanno trasportare dagli eventi e circostanze come una barca tra i flutti del mare. Può sembrare a volte comodo, meno impegnativo perché ci si espone meno ma invece è un percorso molto rischioso. Il pericolo è quello di vivere in modo passivo, senza coinvolgimento e quindi ad un certo punto smettere di avvertire quel profumo di novità e vivacità che la vita dovrebbe stimolare in noi.

Quando invece approdiamo a Rastafari scopriamo che la vita è la più grande ricchezza che noi esseri umani abbiamo.
Facile da dire… potremmo pensare, sembra una frase fatta.
La novità è che nella Livity Rastafari non impariamo a capire questa frase ma invece ci incamminiamo lungo un percorso per “farne esperienza” che è cosa ben diversa dal comprendere con la mente.
Per celebrare la vita non basta infatti capire razionalmente che essa è una cosa grande, bella e preziosa ma dobbiamo invece diventare studenti per imparare ad assaporare in maniera presente e consapevole ogni momento.
Per dirla in modo semplice, per vivere in Rastafari dobbiamo re-imparare come si vive.
È scritto infatti che chi ha orecchie per intendere intenda e chi ha occhi per vedere veda, ma allora cosa dobbiamo vedere e udire?
Dobbiamo imparare a riconoscere la meraviglia e la bellezza che sono alla base di questa esistenza e udire la piacevole sinfonia degli eventi che ne arricchiscono il manto. Dobbiamo essere curiosi e innamorati di questa Creazione e di ciò che ci accade, dobbiamo circondarci di esperienze semplici per riscoprire la grandiosità del “semplicemente vivere”, fermarci e assaporare quell’attimo che è in realtà tutto ciò che abbiamo.

Alcune persone arrivano a questa consapevolezza purtroppo in circostanze difficili, dopo una malattia, o dopo la perdita di una persona cara o un evento traumatico, allora sono portati a rivalutare tutto ciò che prima davano per scontato e iniziano a percepire il vero senso di questa esistenza.
Non dobbiamo però necessariamente arrivare ad un evento così complesso o tragico per imparare a celebrare la vita, possiamo iniziare esattamente qui dove siamo così da non perdere ulteriore tempo nella “sonnolenza di babylon” ma approdare a quello che è il nostro diritto di nascita ovvero il risveglio e la celebrazione della vita.
Non c’è tempo da perdere, iniziamo subito…non dobbiamo scappare a vivere in cima ad una montagna o in un paesaggio perfetto, non dobbiamo aver letto mille libri o capito tutti i misteri dell’esistenza.

Dobbiamo semplicemente essere.

Prendiamoci del tempo per essere consapevoli di ciò che viviamo e di come lo viviamo, assaporiamo il momento presente perché esso contiene tutto ciò di cui abbiamo bisogno, tutte le meraviglie, tutto l’insegnamento, il calore e la freschezza allo stesso istante, la profondità e la leggerezza insieme, la conoscenza e la bellezza di non sapere, la forza e la debolezza, le potenzialità da sfruttare e i nostri piani da mettere in atto, le nostre visioni, i nostri progetti ma soprattutto il nostro esserci, vivere, essere presenti e felici di essere qui.
Quando facciamo ciò allora avvertiamo che questa stessa vita è il miracolo e che noi ne siamo parte ventiquattro ore al giorno.

Ci viene da sorridere o forse da piangere, da cantare o da restare in silenzio e semplicemente ascoltare l’impercettibile suono mistico dell’Universo, le reazioni possono cambiare a seconda delle diverse persone ma una cosa è sicuramente comune a tutti: la sensazione di novità e freschezza in cui tutto sembra essere più chiaro.

Ecco che riscopriamo di essere in realtà perdutamente innamorati per questa vita e di volerla celebrare tutti i giorni della nostra esistenza.

Perfect Love