mercoledì 24 dicembre 2014

Nella pratica della vita Rastafari dobbiamo rompere il velo



Il momento di adesso e' l'unico in cui possiamo vivere, sorgere, svegliarci.

Così tante illusioni e abbagli tentano di minare le nostre giornate ma sta a noi restare fermi sulla roccia e non credere a tutto ciò che ci passa davanti. A volte il mondo tenta di ingannarci, a volte anche la nostra mente gioca contro di noi ma è lo spirito che funge da bussola in quei momenti. 

La Livity Rastafari è la pratica della connessione con la realtà divina che vive dentro e fuori di noi.

L'equilibrio spirituale, mentale e fisico che si trova nel risveglio ottenuto tramite il culto e la fede del Messia Haile Selassie Primo.  Lasciamoci indietro il passato e abbracciamo il presente nella sua pienezza. I n I Rastafari non aspetta nulla che scenda dal cielo, perché questa terra e' parte del regno dei cieli e semplicemente vivendo nella comunione con il Re Creatore manifestiamo la nostra fede e dottrina..questa Creazione è un riflesso della dimora del Padre ma anche della nostra vita.
Ogni vivente riflette la sua forza nella Creazione e a seconda di come sarà la nostra energia condizioniamo in bene o in male questa terra.
Who feels it knows it e la vita è l'unica insegnante che mentre ti mette alla prova allo stesso tempo ti offre le soluzioni..sta a noi poter aprire gli occhi e rompere il velo che ci porta alla salvezza. Il velo che ci distoglie da noi stessi e dalla consapevolezza che avvolge questa creazione, il velo dell'illusione che tiene in catene chi ama le catene o chi ancora, triste, non riesce a liberarsene. Rompiamolo, spezziamolo, infrangiamolo. Al di là non vedremo nulla di nuovo, nessuna luce e nessun miracolo spettacolare.. Vedremo le stesse cose che vedevamo prima..ma con occhi diversi. Con occhi nuovi, pieni di luce e di miracolo. questa e' la salvezza che spetta al genere umano, la strada che può cambiare il male in bene e l'oscurità in luce. E' un desiderio, una sete insaziabile di benessere che l'essere umano porta con sé e che soltanto la ricerca in noi stessi può appagare.
Se il problema è dentro di noi anche la cura lo sarà, inutile scappare da noi stessi..meglio essere amici e comprendere ciò che sta accadendo.
E' l'incertezza che ci sorprende e ci rende vulnerabili. A volte siamo instabili nel nostro animo, perchè non capiamo i nostri veri bisogni. Temiamo ciò che non sappiamo, ciò che potrebbe accadere o che forse crediamo sia già accaduto..i pensieri corrono ed il corpo resta immobile..allora dobbiamo trovare la forza e rompere il velo, decidere di vivere il momento presente e credere fermamente che sia unico, invertiamo la direzione in cui vediamo le circostanze.

Non perdiamo mai la fiducia nel momento presente perché è un esercizio spirituale che può salvare i nostri spiriti e convertire i cuori di chi ci osserva invertire rotta.

Il mondo ha bisogno di esempi e noi abbiamo bisogno di essere esempi per noi stessi.
Ogni giorno dobbiamo affrontare negatività e difficoltà che il giorno prima neanche conoscevamo, e' parte della vita del credente e l'unico modo per resistere è avere fede e restare nella positività combattendo con essa in ogni attimo per creare una dimensione diversa e migliore.
Tempeste e tifoni ci si scagliano contro, alcuni reali altri immaginari ma dobbiamo credere nel bene e rifugiarci in esso, la natura corre verso il bene, è sempre stato così e sempre sarà. Il turbinio ed il movimento  incontrollato deve essere spezzato dalla calma e dal controllo, quando non c'è movimento non può esserci negatività. Le interferenze possono aiutarci a prestare maggiore attenzione alla conversazione.

Non aspettiamo nessuno e non affidiamo a nessuno il lavoro che noi stessi dobbiamo compiere, non incolpiamo altri di ciò che noi non siamo riusciti a risolvere o prevedere, non aspettiamo che gli altri siamo come noi ci aspetteremmo perché  non dobbiamo fare agli altri ciò che non vorremmo fosse fatto a noi.

 Esiste una zona dentro ognuno di noi dove possiamo restare al sicuro, salvi e protetti e poter gioire dei frutti della vita. e' un luogo da scoprire, visitare e custodire.

Nella pratica della vita Rastafari dobbiamo rompere il velo, aprire gli occhi e ascoltare la voce del bene, staccarci dal dolore conoscendo questo e imparandolo a riconoscere. La terra di Zion è caposaldo della terra ed è nata prima di tutto, è il luogo dove gli angeli dimorano con gli uomini e dove il Rastafari ha scelto di tornare. E' un luogo fisico ma prima ancora è il luogo spirituale e mentale in cui dobbiamo vivere per onorare le nostre vite al meglio.
Selah