mercoledì 7 gennaio 2015

Breve meditazione sulla nascita nella storia di Israele




Israele è il primogenito di Dio.
Egli è stato generato quando è uscito dal paese d’Egitto dove soffriva tra le catene e la solitudine spirituale. Lì era schiavo, perdeva la speranza sognando la libertà, lottava ogni istante per difendere la sua identità e soltanto attraverso la sua libertà ha ottenuto la nascita.

Dopo la fuga, il deserto è stato la sua infanzia, il ‘bambino’ Israele è stato educato con la Legge, non a caso infatti nella tradizione giudaica il Sinai è chiamato ‘la casa di mia madre’ perché proprio come una mamma la Legge ha provveduto a questo figlio speciale soprattutto nella prima parte della sua vita. Come un bimbo al cospetto del padre, Israele compie errori e cose buone, viene lodato e punito, viene rincuorato ed incoraggiato, è in salute e si ammala. Il Signore come un bravo padre lo sostiene anche con il cibo fisico, attraverso la precisione della Legge e dell’esempio dei Patriarchi lo guida passo dopo passo. 

Il Signore sceglie Davide che farà nascere il regno di Dio in Terra.
Questa è una nuova nascita, un’elezione di tipo padre-figlio dove Davide è condotto verso qualcosa che non conosce proprio come i figli piccoli che devono affidarsi ai genitori perché non hanno altro modo di misurare il mondo e la vita. Davide infatti viene scelto da molto giovane, viene educato con promesse proprio come con i bambini, viene anche duramente punito per le sue azioni proprio come si farebbe per un figlio amato.

Da Davide nasce Salomone che genera Menelik I e da lui incomincia la stirpe del vero Israele.
Menelik è un figlio lontano dal padre per molti anni. Rimane infatti con la madre e sogna e brama di conoscere suo padre, è affascinato ed incuriosito perché consapevole della grandezza del suo genitore, rappresenta l’uomo consapevole della grandezza del Padre Creatore ma ancora troppo lontano da Egli, aspira a Lui ed è assetato della Sua grandezza ma non riesce a raggiungerlo. Non a caso soltanto quando Menelik I si ricongiungerà con il padre Salomone allora avrà ufficialmente inizio la nuova Alleanza con il vero Israele-Etiopia con lo spostamento dell’Arca verso Sud..proprio come l’uomo che si ricongiunge a Dio dà inizio ad una nuova vita, una nuova epoca, una nuova elezione.

Quando l’Umanità è pronta, Dio insatura una Nuova Nascita, non più uomo da uomo ma Dio da Dio.
Il Signore nella pienezza del disegno divino genera il Cristo, potenza divina concentrata in persona umana. Tramite la nascita si manifesta il disegno ed il volere divino. Il Cristo nasce come elemento di perfetto equilibrio nella Creazione. Nasce tra i suoi, tra le persone, con vicino degli animali..proprio perché regna su uomini vicini, lontani ed anche sul regno animale. Egli è la cerniera tra Cielo e Terra. Il Cristo viene per condividere il suo stato, noi siamo un po’ come Lui..noi siamo figli e Lui è figlio, come un fratello maggiore ci indica la strada verso il Padre. Il Cristo fa nascere discepoli-figli che a loro volta illuminano e risvegliano le genti condividendo la figliolanza riconoscendosi come uomini nuovi nati dalla Parola e dallo Spirito. Ecco una nuova nascita.

Come ogni essere ha infatti bisogno di un seme per nascere ecco la Parola come nuovo seme che genera il nuovo uomo.
Insieme alla Parola c’è lo Spirito che la rafforza e la rende sensibile, percettibile creando un’ Umanità nuova e rigenerata che può ora reclamare il diritto all’eredità eterna in quanto nata da un seme incorruttibile e senza tempo che può partecipare alla Nuova Creazione.
Dopo duemila anni di nascita e crescita, il Figlio dell’Uomo torna sulla terra per compiere le promesse vitali: viene ad instaurare il Regno morale e fisico per cui ha preparato i Suoi figli-fratelli.

Nella nuova nascita di Sua Maestà Imperiale Qadamawi Haile Selassie contempliamo l’ultima e definitiva nascita salvifica che ci porta verso l’Eternità con un nuovo ruolo: l’Umanità infatti ora è collaboratrice di Dio, regna insieme a Lui.

Il bambino Israele è stato generato, educato ed ora ha un’occupazione come tutti gli adulti. L’umanità lavora con Dio per la finale edificazione del Suo Regno. Nella nuova alleanza con il nuovo Israele spirituale, ovvero l’Etiopia e la rivelazione Rastafari, il Signore siede allo stesso tavolo di governo. La nascita ha quindi generato l’ultima missione per la definitiva felicità e salute del genere umano. Nel 1930 avviene l’ultima nascita in cui il nuovo popolo è stato battezzato ed unto con il nome nuovo, infatti mentre Sua Maestà diventa Qadamawi Haile Selassie, I n I diventa Rastafari prendendo cioè il nome umano di nostro Padre.
I n I Rastafari è la testimonianza vivente della nascita, giorno dopo giorno siamo pronti a celebrare la vita, siamo rinati grazie al Word Sound and Power per essere vita nascente ogni giorno rigenerato dalla Potenza. La nascita è per I n I esperienza quotidiana che viviamo in ogni momento, ogni giorno l’alleanza ci rigenera e lo Spirito scandisce i nostri momenti. Siamo guerrieri protettori della vita, fiduciosi e sicuri della vittoria del bene sul male, siamo recipienti di nascita perché grazie alle nostre riflessioni e meditazioni delineiamo i parametri del nuovo Regno.

Siamo figli e genitori.
Generiamo la Livity ma allo stesso tempo ci nutriamo ed impariamo da essa, siamo servi e protettori di un momento salvifico, ne facciamo la nostra vita e la regola delle nostre esistenze, viviamo costantemente in una nascita, la cui gioia ora non ha più fine, è solo un eterno principio che scorre indisturbato lungo le linee del tempo. Siamo figli e genitori. Generiamo la consapevolezza della benedizione vitale e la rettitudine con la nostra esperienza di vita. Ogni parola pronunciata in spirito è una nuova nascita per noi e per chi ascolta. Quando infatti I n I Rastafari parla ed un nuovo fratello si avvicina alla fede grazie anche alle nostre parole, allora abbiamo contribuito alla nascita perché tramite il nostro impegno Dio ha fatto nascere il germoglio dal seme che è piantato in tutti noi. Siamo intermediari sempre pronti a riconoscere la nascita, la nuova via e nuova vita che regna sul male e sulla morte. Gioiamo nello spirito come genitori che ogni giorno vedono venire alla luce il loro figlio, nell’ osservare il trionfo del Regno di Dio, i nostri cuori si riempiono e manifestano il fluire della gioia piena.

La nascita è massima pienezza della novità, e questa è una delle caratteristiche divine: l’essere sempre nuovo, sempre rigenerato, sempre presente ma mai vecchio. I n I cammina nella novità e la manifesta in tutti gli effetti. Il nostro Signore infatti porta un nome nuovo, I n I prega e parla una maniera nuova, legge la storia con una nuova interpretazione, si rapporta al mondo con una nuova consapevolezza, si alimenta in un modo nuovo, ha un aspetto nuovo e vive nella pienezza di una novità originaria..antica ma allo stesso tempo sempre nuova, rivelata ad un popolo nuovo chiamato a riportare l’attenzione sul popolo originario della Creazione.

Siamo testimoni, interpreti, narratori della gioia divina in Terra, della costante nascita vitale che permea questo pianeta, del perenne Natale in cui vivono le nostre anime ed i nostri corpi.
Selah