domenica 25 dicembre 2016

Se ascoltiamo attentamente...

Le preghiere all’Altissimo e la consapevolezza della strada verso Zion ci riempiono nelle meditazioni, pregando affinchè queste siano gradite all’Antico dei giorni che colma il vuoto che babylon tenta di scavare nel cuore dell’uomo.

Egli senza principio né fine, Colui che dimora nel vero e nella realtà adornando quest’ultima di Natural Mystic.
Come infatti Berhane Selassie- Bob Marley diceva: “if you listen carefully you will hear…” ebbene questo è uno dei più grandi insegnamenti che questo profeta e guerriero della luce poteva lasciarci in eredità.

Ian’I Rastafari prendiamo queste parole e ne facciamo una condotta di vita, un imperativo da mantenere in ogni momento. Infatti ascoltare attentamente ha un significato che va ben oltre l’ascolto con l’udito ma è un’attività che trascende ogni senso in quanti implica un ascolto che è spirituale e di coscienza. È una pratica di esistenza e di consapevolezza, un vero e proprio lavoro da compiere con tutte le energie che abbiamo a disposizione.
Innanzitutto dobbiamo avere la volontà di voler ascoltare, infatti Marley inizia la frase dicendo “if” ovvero “se” facendoci capire che l’ascolto spirituale non è una pratica che tutti intraprendono ma che richiede una decisione,una volontà, una spinta interna che muove lo spirito verso una ricerca di risveglio e di benessere, un’ unguento da spalmare sulle ferite delle afflizioni.

Ascoltare attentamente significa innanzitutto fermarsi.
Per ascoltare con attenzione dobbiamo prendere una pausa, fermare la corsa frenetica e calmare la mente. Prima di qualsiasi pratica che richieda presenza ed attenzione è necessario calmare la mente e la corsa impazzata dei pensieri senza fuggire ma anzi restando nel momento presente. Che richieda di salire sulle colline o semplicemente di respirare profondamente, è fondamentale fermarsi, rompere il ciclo, restare fermi. Il potere della pausa, infatti, è spesso dimenticato o volutamente messo da parte ma porta con sé una grandissima capacitò trasformativa. Fermarsi infatti ci permette di trovare le energie per cambiare ciò che è male in bene, fare un passo indietro ci consente di riprendere la rotta e spezzare la catena delle illusioni mentali o degli impegni del corpo. Dire stop afferma la nostra volontà e autodeterminazione, ci fa sentire padroni del momento che stiamo vivendo e di conseguenza se la pratica è portata ad un livello più forte e costante ci insegna a diventare maestri e arbitri dei nostri destini. Fermarci significa concedere un’opportunità all’attimo presente di rivelarsi, ovvero alla voce dell’Innerman dentro di noi di esprimersi.
Sin dai primi giorni della nostra Tradizione, Ian’I ha imparato ad affronntare e gestire il tempo in maniera diversa dagli altri uomini su questa terra, Ian’I Rastafari infatti è stato educato a vivere secondo il tempo dell’Altissimo e non dell’uomo. Sedersi e contemplare può essere un’attività che oggi potrebbe impegnare tutta la giornata, per vivere l’esperienza del Padre dobbiamo infatti imparare a rivedere gli schemi temporali a cui siamo stati abituati, ecco perché alcune persone sentono e decidono addirittura di vivere la vita in preghiera e separazione.

Poi dobbiamo imparare a riconoscere ciò che sta accadendo così da trovare una pace con ciò che il momento sta manifestando e osservare, ascoltare, essere consapevoli. Quindi ascoltare significa essere consapevoli, scendere in profondità, scavare e dirigere il proprio sguardo verso l’interno, per scoprire il paesaggio che  il nostro spirito e la nostra mente posseggono. Sempre Marley infatti diceva che i suoi occhi spesso erano rivolti verso l’interno… questo non significa che dobbiamo perdere il contatto con la realtà o rinunciare piacere del mondo esteriore o che dobbiamo essere chiusi solo nel nostro interno …infatti tutt’altro! Significa che dobbiamo praticare la consapevolezza della nostra persona per poi essere ancora più presenti nel mondo intorno a noi.

Carefully…attentamente è la chiave quindi per entrare in sintonia con ciò che dobbiamo ascoltare..così quando parliamo con qualcuno che ci riferisce una notizia importante prestiamo la massima attenzione così dovremmo fare con il nostro spirito. Prestare attenzione è un atto di amore e di saggezza. Ecco perché è necessario al fine di ascoltare che è accogliere , guadagnare, comunione.. questi infatti sono elementi che troviamo nell’ascolto.
Ascoltare attentamente significa spezzare l’ apatia di babylon, prendere controllo della propria persona e far suonare le trombe che annunciano la caduta delle mura di Jericho. Prestare attenzione con tutta la nostra volontà e presenza è un atto di presa di posizione contro lo stress e le forze negative che si insediano nei nostri spiriti e nelle nostre menti ma allo stesso tempo è un grido contro il sistema di babylon e i suoi tristi lustrini, significa infatti alzarsi e proclamare: “io presto attenzione, io ho cura, io vado in profondità, io non mi accontento della superficialità, io onoro ciò che non si vede ma che si sente, io sono più forte, esiste qualcosa di meglio dentro di me e devo solo cercarlo con più determinazione, posso ottenere di più, posso vivere meglio, posso essere più soddisfatto, posso essere in pace”.
Quando infatti il sistema intorno a noi ci attira verso il sonno invitandoci a dormire piuttosto di essere svegli, quando gli esempi mitizzati dalla società ci esortano a rassegnarci al superficiale e alla sconfitta… proprio allora  Ian’I dice no e inizia ad ascoltare attentamente per soddisfare il desiderio di risveglio che pulsa nei nostri animi e per vincere l’indifferenza che ha già reso molte persone vittime di un perenne sonno spirituale e mentale.

Ian’I Rastafari viene su questa terra per vivere e non per morire, siamo qui per compiere una missione che è quella di vivere secondo gli standard del Padre che ha fissato in questa Creazione tramite l’ esempio perfetto del Black Christ in flesh Qadamawi Haile Selassie che ha reso giustizia a tutti coloro che erano assetati di spirito e che ha mostrato la strada laddove l’umanità non aveva direzione.
Questo esempio perfetto siede sul Trono senza fine ma ha scelto di dimorare nel cuore di ogni essere umano così da rendere questo unico ed immortale se egli imparerà a vivere nella frequenza divina che Marley chiamava il Natural Mystic, cioè la percezione di quella fresca presenza completa, dolce e senza fine che inonda il mondo intero e che vive costantemente nella Creazione visibile ed invisibile, il profumo della presenza del Divino nella Sua essenza più semplice e naturale ovvero il semplicemente essere. Vita che scorre rendendo unico e perfetto ogni istante.

Creazione creante.

Pienezza del semplice, leggerezza del  completo.

Ecco perché Ian’I si impegna costantemente all’ascolto consapevole di ciò che avviene dentro di noi e di ciò che si manifesta intorno a noi. Facciamo di questa pratica un vero e proprio esercizio di vita che dobbiamo affrontare con serietà e “livication” perché il premio sarà dolce e confortevole… cura dalle afflizioni e soddisfazione in ogni momento.
La strada verso Zion è stretta e diritta ma Ian’I si arma di queste semplici ma invincibili regole..quando ostacoli e tribolazioni ci attaccano, fermiamoci e ascoltiamo attentamente.. allo stesso modo quando il momento invece è felice e gioioso, ugualmente ascoltiamo attentamente. Così da essere presenti in questa Creazione mentre si manifesta. Così da poter essere immersi nella presenza del King of Kings e vivere in Lui per giorni infiniti, nel rendimento di grazie e nella resurrezione dello spirito e del corpo verso la vita del Rastaman che è la Livity, esperienza di vita vissuta nella regalità dell’esempio di Haile Selassie Primo, strada verso la liberazione dalle catene che stringono in schiavitù le genti, strumento della compassione e carità, rinuncia a ciò che appesantisce e corsa libera verso le altezze di questa realtà.

La consapevolezza della divinità del King of Kings  è la barca che ci porterà via dalla terra d’esilio che è il dolore della falsità di babylon, la Livity è l’ancora che tiene legata la barca nel tumulto del mare, ovvero attraverso la Livity noi teniamo lucida e solida la comunione con il King of Kings tra le tribolazioni della vita. 

Ian’I vive in questo tempo come guardiani di un codice di vita antico, prima delle generazioni e prima della storia, quando la Presenza divina era costantemente visibile e camminava nel Creato. Ecco Ian’I tramite l’impegno e la pratica di vita rimane in questo stato, ascoltando attentamente restiamo in contatto con quel Natural Mystic che pervade questa esistenza e che rende felice ogni semplice attimo, rende ogni luogo paradiso ed ogni sguardo una rivelazione. Gioia piena alla Sua presenza.
Selah